La Sicilia è sempre più trampolino di lancio di pericolose operazioni militari.
I droni sono i nuovi strumenti di guerra e Sigonella è la loro capitale mondiale.
Il 10% della spesa militare sarebbe sufficiente per bloccare il cambiamento climatico e mettere fine alla povertà e alla fame entro il 2030. Allegato a questa pagina web c'è un file PDF da diffondere.
Mentre il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari dovrà essere ratificato, si addensano le minacce di guerra nucleare: è più che mai urgente passare
dalla proibizione all’eliminazione di queste armi.
Un esperto di cose militari ha chiarito: ""Gli americani non avrebbero mai colpito se ci fosse stato il rischio di provocare un disastro ambientale e una catastrofe umanitaria di cui poi sarebbero stati considerati responsabili dall’opinione pubblica interna e internazionale". Ma milioni di Homer Simpson hanno creduto nel raid dal cielo che distruggeva veramente le armi chimiche. Il danno prodotto dalla propaganda di guerra nell'opinione pubblica è incalcolabile. I cittadini sono stati considerati manipolabili a piacimento con missioni di guerra i cui effetti, se raggiunti, avrebbero provocato lo sterminio della popolazione che i raid si proponevano di proteggere.
15 aprile 2018 - Alessandro Marescotti
Raccontala ai parlamentari che conoscete e chi sa che non si formi una maggioranza capace di far decidere il futuro governo a “disubbidire” agli ordini dell’imperatore americano
Un altro paese, il Venezuela, ha depositato alle Nazioni Unite lo strumento di ratifica del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari che vieta la produzione, il possesso, la presenza al proprio interno e il transito nel territorio di armi nucleari.
Con il messaggio antinucleare di Giovanni Pesce, il Che Guevara italiano e della Campagna internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.
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