Grande enfasi ha accompagnato nei giorni scorsi la notizia dell’uscita ufficiale dell’Abruzzo dal commissariamento sulla sanità post-sanitopoli. Dall’attuale alla precedente maggioranza quasi una corsa ad accreditarsi i meriti dell’uscita da quello che è stato definito un tunnel. Ma per i cittadini, i malati, i meno abbienti di questa Regione purtroppo non c’è nulla da festeggiare. Perché per loro dal tunnel non c’è nessun uscita, ieri, oggi, e ancora domani e in futuro resta un calvario infinito, un peso enorme quotidiano.
Grande enfasi ha accompagnato nei giorni scorsi la notizia dell’uscita ufficiale dell’Abruzzo dal commissariamento sulla sanità post-sanitopoli. Dall’attuale alla precedente maggioranza quasi una corsa ad accreditarsi i meriti dell’uscita da quello che è stato definito un tunnel. Ma per i cittadini, i malati, i meno abbienti di questa Regione purtroppo non c’è nulla da festeggiare. Perché per loro dal tunnel non c’è nessun uscita, ieri, oggi, e ancora domani e in futuro resta un calvario infinito, un peso enorme quotidiano.
Il diritto alla salute si intreccia sempre più spesso con il profitto e la proprietà intellettuale, con i brevetti e gli accordi commerciali di enti sovranazionali. Prendiamo, ad esempio, il caso del Sudafrica.
La tutela della proprietà intellettuale delle aziende farmaceutiche mette a rischio la ricerca scientifica e le conseguenze sono state tragiche in tutto il mondo. Il profitto è diventato più importante della stessa vita umana
Con la complicità dei media viene diffusa l’implacabile forza d’urto del marketing, in grado di diffondere la paura per malattie inesistenti o semplicemente la paura di invecchiare. In inglese si chiama DISEASE MONGERING, che si potrebbe tradurre “commercializzazione delle malattie”.
Una nuova pubblicazione curata da AIFO, dal titolo "Il mercato della salute. Diritto alla vita tra interessi, speculazioni, piraterie". Autori Alberto Castagnola e Maurizio Rossi
Ed è allarme depressione post partum con il caso della madre di Lecco, ma è sconcertante osservare come le più svariate chiavi di lettura tentino di spiegare razionalmente il gesto omicida di una madre verso il proprio figlio.
"Ora l’Italia e la Commissione Europea ne applichino le decisioni".
Dichiarazione di Vittorio Agnoletto dopo la forte presa di posizione del Parlamento Europeo sulla questione dell’Accesso ai Farmaci nel Sud del mondo.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
La posizione espressa dal presidente del Consiglio non solo non difende gli interessi degli italiani ma li indebolisce. Mantenere l'unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo condanna l'UE alla irrilevanza nelle questioni internazionali e al vassallaggio nei confronti del governo statunitense.
Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
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