La PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE Giovedì 22 Marzo 2007 (ore 9.00 - 18.00) organizza un Convegno per celebrare il quarantesimo anniversario della morte di don Milani.
La festa autentica deve mettere da parte gli aspetti mitologici o superstiziosi, annunciando rapporti nuovi tra gli uomini, perché un’altra società è possibile, e la salvezza non sta in un rapporto individuale con Dio, ma in relazioni nuove e in strutture sociali rinnovate che permettano agli uomini di salvarsi tutti insieme. Perciò è necessario che il vecchio modo di vivere la festa sia superato, eliminando la grettezza di certe pratiche arcaiche e rigettando il moderno spreco consumistico che la soffoca, rivolgendosi a vivere il giorno di festa come celebrazione dei valori di nonviolenza e di solidarietà, aperti a vivere una nuova socialità, l’apertura fraterna alla realtà di tutti.
Un suggerimento pratico per dare risposte in prima persona agli sprechi idrici. Un semplice accorgimento di risparmio idrico accessibile a tutti sin da oggi. Prova anche tu a cambiare. Dare da bere ai poveri del mondo dipende da te.
25 gennaio 2007 - Matteo Della Torre
Come tanti altri slogan, quello della virtù che sta nel mezzo è molto più antievangelico che vero. Se la virtù fosse veramente nel mezzo, Cristo non sarebbe stato virtuoso.
Gesù Cristo, il grande rivoluzionario della storia, fu radicale, di sinistra, sempre dalla parte di qualcosa o di qualcuno. Non ammise mai mezze tinte o diplomazie centriste.
I fuochi d'artificio concludono, quasi sempre, la festa del santo patrono. Lo spettacolo pirotecnico finale è entrato nelle aspettative dei partecipanti alla festa. Al Sud l'organizzazione delle feste patronali parrocchiali è diventato un autentico business, un affare che coinvolge molte persone che più che esprimere devozione verso il Santo da festeggiare ne approfittano per fare soldi.
La notte di Capodanno, la notte della Giornata mondiale della Pace, COLLOCA A CASA TUA UNA LUCERNA ALL’ESTERNO, SUL BALCONE O SULLA FINESTRA, come segno di Pace e riconciliazione tra i popoli, per un mondo senza ingiustizie e guerre, in cui la persona sia il cuore della pace.
21 dicembre 2006 - don Antonio Ruccia, Matteo Della Torre
L'esortazione di un barbone senza tempo, in rappresentanza degli innumerevoli poveri "sassati e castrati", all'uomo satollo di benessere ma impregnato di disperazione, nell'imminenza delle festività natalizie.
"E' ora di dire basta - scriveva don Tonino Bello - alla strizzatina di buoni sentimenti che vien fuori dalla torchiatura del nostro cuore". Un invito ad uscire dall'autogratificazione delle elemosine natalizie e dal sonnolento tepore delle nostre vite tranquille ed indifferenti, per cambiare gli stili di vita consolidati ed impegnarci a non "fabbricare nuovi poveri".
Fabrizio Gatti, inviato del settimanale "L'espresso", è' un giornalista d'inchiesta. Lo scorso anno fingendosi straniero immigrato in Italia senza permesso di soggiorno si lasciò recludere in un campo di concentramento per immigrati. Ecco il reportage di denuncia apparso su "L'espresso”.
La cosiddetta "diana pirotecnica" (il linguaggio militaresco si insinua anche nelle manifestazioni della religiosità ed è arduo estirparlo) evoca impietosamente i suoni e le immagini drammatiche dei bombardamenti in Afghanistan, Iraq e Libano. La differenza è che qui non si versa sangue, ma si spreca copioso il denaro, mentre nel mondo si muore di fame a milioni.
2 settembre 2006 - Matteo Della Torre
Campagna Nazionale "Meno fuochi d'artificio, più compassione!"
Su tutte le questioni cruciali della pace e della guerra, la lotta Saty&_#257;graha indica una via di uscita radicale e globale, che va cioè alla radice dei problemi angoscianti e dei conflitti apparentemente irrisolvibili della modernità, rovesciando i modelli politici ed economici dominanti, costruendo alternative realistiche all’imperialismo economico e alla politica di aggressione militare, scegliendo nuovi stili di vita e un nuovo modello di sviluppo.
L’ingente processo di industrializzazione e la conseguente spinta al consumismo hanno prodotto un benessere economico, ma anche un inquinamento che non potrà mai diminuire. Ogni azione quotidiana che l’uomo di oggi compie, ogni oggetto di cui fa uso, sono artefici di una catena di inquinamenti. I fatti ci costringono a diventare sempre più coscienti di ciò.
"Can Journalism Survive AI?" was the provocative title of one of the key presentations at the recent International Journalism Festival in Perugia (#ijf24, April 17-21). Young activists from a local social center, "Turba", say no, it cannot.
“Il giornalismo può sopravvivere all'AI?” è stato il titolo provocatorio di una delle presentazioni chiave al recente Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (#ijf24, 17-21 aprile). I giovani attivisti del centro sociale perugino “Turba” rispondono di no.
Yeheli Cialic è il coordinatore di Mesarvot, una rete di giovani obiettori di coscienza israeliani. Lo abbiamo incontrato e intervistato a Bologna, dove ha partecipato a un evento organizzato da Assopace Palestina.
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