Nuova benzina sul fuoco mediorientale. A fine ottobre prenderà il via la più grande esercitazione militare della storia tra Stati Uniti d’America e Israele. Per più di tre settimane quasi 5.000 militari si addestreranno all'uso di sistemi di "difesa" aerea con il lancio di missili e razzi. Il costo finale supererà i 38 milioni di dollari.
il comandante di Site Pluto ha dichiarato che “ci sono dei segreti che non si devono svelare neppure quando la Storia li ha superati”. In realtà la presenza di munizioni nucleari è indicata nel testo Bombs in the Backyard
Abbiamo deciso di indire questa manifestazione alla quale invitiamo a partecipare tutti coloro che condividono la lotta contro la produzione e la vendita di armi
11 luglio 2012 - Elio Pagani
L’anno scorso abbiamo marciato da Perugia ad Assisi.
Quest’anno andiamo a Gerusalemme in
Le campagne per le elezioni presidenziali hanno sempre svolto ruoli importanti nella scelta delle date per le operazioni militari. Il "momento propizio" per un attacco israeliano contro l'Iran potrebbe essere il prossimo settembre o ottobre, proprio a cavallo della campagna elettorale presidenziale negli Stati Uniti.
Pinkwashing è la strategia israeliana di occultamento della violazione dei diritti umani dei Palestinesi sotto la copertura di un’immagine di democrazia e modernità dello stato di Israele esemplarizzata dalla vita dei suoi cittadini gay.
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
Sosteniamo ogni iniziativa che contrasti il riarmo dell'Europa, in questa ora buia per tutti. La deriva militarista sta travolgendo le istituzioni europee. L'Europa, da culla del progetto di pace nato dopo le tragedie del Novecento, rischia oggi di trasformarsi nel suo opposto.
In Marocco, la protesta anti-genocidio si è trasformata in un gesto di coraggiosa disobbedienza: i lavoratori dei porti, sostenuti da migliaia di manifestanti, hanno rifiutato di caricare componenti militari destinati all'aviazione israeliana.
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