Una breve ricerca per capire le cause e le conseguenze del fenomeno che ha caratterizzato in negativo gli anni post-unificazione.
19 settembre 2004 - Daniele Marescotti
Il vero interesse italiano nella riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu deve andare nella direzione di una rappresentanza delle varie regioni del mondo: Unione europea, Mercosur, Unione Africana, Asean, ecc.
Il governo italiano sembra determinato a battersi per difendere gli interessi italiani in occasione della ventilata riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Qual è veramente l'interesse nazionale dell'Italia?
Verso il via libera a due accordi militari con Paesi che continuano a violare pesantemente i diritti umani.
Le ambiguità dell'Europa, il ruolo del centro-sinistra.
Si parla ancora dello studio di un autorevole istituto tedesco secondo cui in Europa in nessun altro paese come in Italia le forze dell'ordine intercettano le comunicazioni tra cittadini
Meno di tre persone su dieci giudicano la scelta militare utile a contrastare la minaccia terrorista nel mondo (29%). L'incubo della guerra "infinita" pesa sulla vita degli italiani. Per il 58,2% le violenze a Bagdad dureranno "più di un anno". A ritenere che la guerra abbia giovato alla causa della democrazia in Iraq è circa il 37% delle persone interpellate, contro il 60% del marzo 2003. La maggioranza dei cittadini si dichiara contraria alla presenza tricolore a Nassiriya, mentre declina, parallelamente, la fiducia nel governo.
Ma dietro la facciata di un buonismo televisivo benevolmente ipocrita e un po' cialtrone, recitato da una mediocre parata di "stelle" del mondo dello spettacolo arruolate all'uopo, quale tipo di ricerche e quali risultati concreti sono stati ottenuti fino ad oggi, con le generosissime offerte di centinaia di migliaia di telespettatori?
PeaceLink, associandosi al comunicato di Rete Lilliput e della Campagna Pace da tutti i balconi, invita tutti ad esporre la bandiera arcobaleno affinché la giornala di lutto sia anche una giornata di impegno per la pace.
17 novembre 2003 - Alessandro Marescotti
Due anni fa la base americana sgombrò dai bunker pericolanti 100 mila ordigni. Roma non fu avvisata
Da questa cittadella nascosta nella pineta toscana provenivano quasi tutte le munizioni usate in Iraq nel 1991 e il 60 per cento delle bombe scagliate sulla Serbia nel 1999
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
Questo libro parla di donne coraggiose che da anni hanno creato una rete di solidarietà e di cittadinanza attiva per difendere i loro figli. Il libro racconta le loro esemplari iniziative contro l'inquinamento dei territori e la difesa della salute dei loro figli e di tutti noi.
Il raduno è previsto alle 16.30 nel piazzale Bestat. La manifestazione è organizzata dalle associazioni riunite di Taranto, a cui aderiscono i principali movimenti ambientalisti del territorio, ordini professionali e studenti
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