I bambini con le foto dei padri desaparecidos, gli anziani che mostrano con dignità le torture che segnano i loro corpi, le donne che parlano di violenze inenarrabili. Incontro dopo incontro siamo scesi in un girone del dolore senza fine.
Da Firenze passando oltre il confine invisibile che taglia il Marocco in due. Un viaggio per conoscere e far conoscere al mondo sofferenze e speranze del popolo Saharawi.
Per lo scrittore Abdelhak Serhane, attualmente presso l’Università di Louisiane a Lafayette (USA), nessun dirigente arabo può oggi sfuggire alla collera popolare che scuote la regione.
Sahara Occidentale: la vittoria di Aminatou Haidar. Determinazione, dignità, fierezza nella protesta di una donna contro le violenze del governo marocchino.
Perché ci sono muri tanto altisonanti e muri tanto muti? Sarà per i muri dell'incomunicabilità che i grandi mezzi di comunicazione costruiscono ogni giorno?
I ragazzi della città marocchina fuggono inseguendo una speranza di vita e l'illusione dei consumi facili. A costo di drogarsi e prostituirsi. Ma c'è chi ha scelto un'altra meta: la jihad. Tangeri aspetta l'Expo del 2012
In Libia è caccia ai marocchini che tentano di arrivare in Italia. A gennaio il Viminale aveva segnalato l'aumento dell'immigrazione dal Marocco In centinaia rinchiusi nelle «prigioni» per i clandestini. Chi è tornato denuncia «gravi maltrattamenti» e racconta di «punizioni esemplari» contro chi scappa
7 luglio 2006 - Cinzia Gubbini
La paura dei migranti che vivono in Marocco: nel deserto ci finiscono tutti.
«Il Marocco ha espulso tra 1.500 e le 2.500 persone. Molte più di quelle accampate intorno alle enclaves spagnole». Lo dicono le associazioni marocchine e hanno ragione: nel Sahara è finito anche chi viveva in città, e persino i carcerati.
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
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