Il cambiamento non può che essere culturale: io e te africano siamo uguali. Tutto qui. Se non si parte da questo c’è assistenzialismo e l’assistenzialismo porta alla subordinazione, alla dipendenza. Noi non siamo i salvatori di nessuno, ma possiamo salvarci tutti insieme e con noi salvare anche il territorio.
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I migranti sbarcano da noi per arraffarsi le nostre ricchezze? Semmai il contrario. Sbarcano incessantemente dal 1990 perché, a partire da quella data, noi sbarchiamo incessantemente nei loro paesi, a seguito dei nostri eserciti, per arraffarci le loro ricchezze, a suon di bombe. Il che provoca il loro esodo.
Per cui un modo per fermare le orde migratorie in fuga ci sarebbe: non causarle.
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Don Tonino a confronto con la filosofa ungherese Agnes Heller.
Vite parallele, lontane tra loro ma così vicine negli orizzonti.
Al servizio delle differenze. Accoglienti verso i migranti.
La tragedia degli oltre 900 migranti che hanno perso la vita in mare, le nostre coscienze, il cambiamento necessario. E le conclusioni dell’Assemblea nazionale di Pax Christi che ci invita a essere irriducibili sognatori.
Davanti al dramma di chi cerca di giungere in Europa per fuggire da guerre, miseria, persecuzioni politiche e al fallimento delle attuali politiche sulle migrazioni, l’azione comune deve essere quella per costruire Comunità civili, solidali e accoglienti in Italia e in tutta Europa. Comunità dove non si spendano immensi patrimoni solo per salvare le banche e comprare armi ma basate sull’equità economica e sul riconoscimento dei diritti di tutti, come richiesto anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e da altre convenzioni internazionali.
Quel che sostiene la recente iniziativa contro i rifugiati politici, avvenuta anche a Vasto e Ortona, non corrisponde a quello che quotidianamente vivono migliaia di migranti
E noi gli mettiamo i contributi. Storie di strada e di vita. Racconti e fotografie delle periferie delle nostre città. Recensione del libro di Antonio Armenante.
"Ha percorso strade difficili, molto spesso lasciato solo, forse perché chiedeva troppo a sé e agli altri. Forse perché il suo amore per la giustizia era assoluto, impaziente dei tempi, impaziente e indignato."(i suoi amici)
Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana.(Vittorio Vik Utopia Arrigoni)
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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