Ecco uno strumento mediatico sicuramente utile per la divulgazione dei rischi connessi all'uso delle armi nucleari e per la conoscenza di iniziative e organizzazioni operanti nella concretizzazione del disarmo atomico, e in definitiva per la loro totale messa al bando.
4 ottobre 2013 - Roberto Del Bianco
Peace Boat e' tornata in Italia con vari testimoni di Hiroshima, Nagasaki e anche di Fukushima
Per fermare il nucleare, per non ripetere le tragedie delle bombe atomiche e delle centrali nucleari occorre una solida collaborazione dei cittadini tra il Giappone, Italia e altri paesi, sostengono gli ospiti giapponesi.
25 agosto 2013 - Marina Forti
Pubblichiamo una traduzione in italiano della Dichiarazione di Pace, annunciata pochi giorni fa al 68mo anniversario del bombardamento atomico.
Il governo dello Stato di Israele, con dichiarazioni, dapprima fatte filtrare all’esterno e poi con dichiarazioni pubbliche di alcuni suoi principali rappresentanti, caldeggia l’uso della propria forza militare per impedire che lo Stato iraniano possa eventualmente dotarsi di armi nucleari trasformando la propria energia nucleare “civile” in “militare”. Ecco come puoi firmare l'appello
il comandante di Site Pluto ha dichiarato che “ci sono dei segreti che non si devono svelare neppure quando la Storia li ha superati”. In realtà la presenza di munizioni nucleari è indicata nel testo Bombs in the Backyard
"L'11 marzo del 2011 è un giorno che non dimenticheremo mai. Un disastro naturale sommato a un incidente in una centrale nucleare ha creato una catastrofe senza precedenti. Qui a Hiroshima, siamo profondamente consapevoli che i sopravvissuti di quella catastrofe ancora soffrono in modo terribile, e tuttavia guardiamo al futuro con speranza. Per noi, il loro calvario si sovrappone perfettamente a quanto soffrimmo 67 anni fa."
A cosa serve davvero il nucleare in Giappone?
Il mito delle centrali sicure è tramontato con Fukushima.
Il governo insiste con la filiera atomica, contro il volere dei cittadini, per un solo scopo: la capacità militare
Tra i tanti motivi validi per opporsi all'acquisto dei nuovi caccia F35 «Joint strike fighter», ce n'è uno di cui si è parlato poco o niente: la possibilità che possano essere equipaggiati con ordigni atomici di ultima generazione. Una scelta politica.
Dopo la seconda consegna di 1103 firme all'ufficio del Governatore di Kyoto avvenuta lo scorso 18 luglio, la campagna prosegue per il raggiungimento dell'obiettivo: Fermare tutti i reattori di Ooi e impedire che gli altri vengano riattivati.
Firmate qui:
http://www.change.org/en-GB/petitions/the-governor-of-kyoto-safeguard-kyoto#
Per festeggiarlo, vi invitiamo a dare una mano alla societa' civile giapponese di cui la maggioranza vuole dire addio al nucleare, ma il governo, purtroppo, no.
La richiesta accorata di alcune associazioni giapponesi:
invocare un coro di protesta mondiale per far capire al Premier quanto sia sciocca, insensata e criminale la sua decisione di ritornare al nucleare
nonostante Fukushima.
13 giugno 2012
APPELLO PER UNA MORATORIA NUCLEARE IN GIAPPONE E PER L'IMMEDIATA RIMOZIONE DEL COMBUSTIBILE NUCLEARE DALL’IMPIANTO DI FUKUSHIMA
Il prossimo 24 aprile a Cisternino, la cerimonia di piantumazione del kaki di Nagasaki, simbolo della rinascita della vita e della speranza oltre l'orrore della guerra.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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