La protesta Insorgono i 74 gestori di uno dei litorali più affollato d'Italia: «Trinitapoli vuole vendersi il nostro mare come Totò e Peppino volevano vendersi la Fontana di Trevi» I balneari: manderà in rovina le nostre spiagge. A rischio non soltanto l'economia balneare, ma anche legata alle Saline, alla zona umida e al nascente Parco dell'Ofanto
22 febbraio 2008 - Carmen Carbonara
Losappio: "Ipotesi interessante in alternativa a Brindisi e Taranto"
Brindisi o Taranto? Trinitapoli. Potrebbe essere la cittadina foggiana, in procinto di passare alla sesta provincia, a ospitare il rigassificatore pugliese, l´unico previsto dal piano energetico regionale. Il progetto è stato presentato ieri alla Confindustria di Foggia e potrebbe essere realizzato da Sorgenia spa, del gruppo De Benedetti, che dal 1999 opera nel settore della produzione e vendita di energia elettrica e gas naturale.
Karl Marx godeva di maggiore libertà di espressione e di stampa durante il suo soggiorno a Londra fine '800 di quanto non gode oggi un comune giornalista britannico se parla a favore della liberazione della Palestina.
PeaceLink nasce per opporsi all’ingiustizia e trasformare la denuncia in azione concreta. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica e creare connessioni tra persone e movimenti impegnati nel cambiamento. Come partecipare alle attività di mediattivismo per la pace, l'ambiente e la solidarietà.
Si inasprisce la tensione sociale a San Juan Mazatlán, Oaxaca, negli stessi giorni in cui si moltiplicano le iniziative in ricordo dell'attivista agrario ed ecologista Samir Flores Soberanes, ucciso nel 2019. Il movimento agrario indigeno zapatista (MAIZ) chiede attenzione internazionale.
Il Coordinamento nazionale contro l’invio di armi e il riarmo si riunisce online mercoledì 19 febbraio. Verrà fatta una valutazione della possibilità di una nuova campagna contro i programmi di riarmo, con un respiro ampio, unitario e inclusivo.
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
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