Per cambiare il nostro destino dobbiamo contare esclusivamente sulle nostre forze e, mi creda, ora a Taranto, tra la gente, tira un’aria nuova. Siamo stanchi di una politica che continua a ignorare le emergenze di Taranto.
3 agosto 2007 - Simona Fersini
Ennesimo infortunio mortale all'ILVA. Ieri sciopero in fabbrica e vertice in prefettura
Lavoro e morte. Sempre più stretti, sempre più vicini, in questa città che respira fumo e tensioni sociali, malessere e incapacità di esprimere un presente normale e un futuro non più segnato dall’incertezza.
2 agosto 2007 - Luisa Campatelli
Lettere aperte al Presidente Vendola, inviate il 2 e il 10 Giugno 2007
Nichi, Taranto è ormai una città col cappello in mano, depredata di se stessa, immobile, col fiato sospeso, adagiata su terra di metalli pesanti. Ho letto un tuo libro di recente e mi ci sono ritrovato, ci ho ritrovato la mia città, i miei spazi, quelli negati ai miei concittadini.
L’INDAGINE: I dati dell’analisi dell’associazione sui livelli di inquinamento del capoluogo jonico e dell’intera regione. Sotto accusa sempre lo stabilimento Ilva. Tra gli effetti negativi un vertiginoso e costante aumento dei casi di tumore
4 maggio 2007 - Stefania Menditto
Resta intenso il dibattito sull’impatto ambientale delle industrie, intervengono Tarantoviva e Peacelink
“emerge la necessità di attivare processi finalizzati a uno sviluppo eco-compatibile che possa conciliare la salvaguardia degli aspetti lavorativo e ambientale, e non basandosi su vecchie logiche alternative che se privilegiavano l’uno sacrificano l’altro".
8 aprile 2007 - Stefano De Pace & Alessandro Marescotti
Intercettato un messaggio per il Presidente della Regione Puglia
Dall'inquinamento alle basi militari, Babbo Natale quest'anno esprime la sua delusione a Nichi. Sfiorata la tragedia mentre sorvolava la raffineria: "Quasi precipitavo per la puzza", confessa. E minaccia di fare sciopero se...
Nella Regione c'è pochissima trasparenza come documentano le informazioni che abbiamo inserito su www.tarantosociale.org Mettere sul web della Regione le informazioni sulla Valutazione di Impatto Ambientale è un miraggio. Pochi giorni fa l'assessorato all'Ambiente ha risposto che non è in grado di fornire in formato digitale i verbali del Comitato Tecnico Regionale sul rigassificatore di Taranto. L'obiettivo della trasparenza sembra fallire di fronte ad una sorda resistenza che trasforma le istituzioni in un bunker da difendere.
9 dicembre 2006 - Alessandro Marescotti
La lettura del manifesto finale di Contromafie è affidata alla sorella di Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone
Libera Puglia - insieme alla rete delle istituzioni regionali e locali - si è data appuntamento presso il Politecnico di Bari per tornare a discutere di lotta alle mafie e coniugare l'alfabeto dell'antimafia alle scelte quotidiane dei cittadini e alle decisioni degli organi pubblici.
26 novembre 2006 - Mario Nobile e Fabio Dell'Olio
Morti bianche. Non si fermano gli infortuni nella capitale dell'acciaio
Ieri altri due infortunati nello stabilimento tarantino dove lo stillicidio di morti e feriti è quasi quotidiano. Padron Riva accusa addirittura gli operai: «Va licenziato chi non rispetta le norme». Le difficoltà del sindacato e degli ambientalisti
Manuela Cartosio
La vera storia della procedura autorizzativa nella nuda cronaca dei fatti
Ovvero: come dare via libera al rigassificatore a Taranto in barba alla Costituzione italiana, allo Statuto provinciale, alla Convenzione di Aarhus e alla sicurezza della popolazione. La gestione deludente della giunta Vendola (Regione) e la gestione autocratica della giunta Florido (Provincia) privano i cittadini dei propri diritti di informazione, controllo e intervento. Assistiamo al funerale della cittadinanza attiva e della stessa idea di democrazia partecipata. PeaceLink lancia con questo dossier una campagna di informazione nazionale finalizzata a bloccare ogni assenso della Regione Puglia al rigassificatore di Taranto e a riaprire una corretta gestione della Valutazione di Impatto Ambientale, gravemente compromessa dai fatti che leggerete in questa pagina web
Il rapporto con un vescovo simbolo dell'impegno nonviolento per la pace. Scrive Vendola: "Ancora più forte si sente, a ogni latitudine del mappamondo, il suono di una nuova coscienza".
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
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