Sos Taranto: ma come è stato possibile?
A volte mi chiedo: come è stato possibile?
Per cinquant'anni il ceto politico che ha governato la storia della città più inquinata d'Italia ha, tranne rare eccezioni, anestetizzato la popolazione. Ha minimizzato, trascurato, omesso. E ora salta tutto fuori. A getto continuo vengono i giornalisti a Taranto e rimangono inorriditi. E mi chiedono: come è stato possibile?
Ed io, che non sono un chimico ma un semplice insegnante di materie umanistiche, mi chiedo: come mai tocca a me spiegare a questi giornalisti perché è inquinata questa città?
Questa settimana è stata la volta del settimanale "Oggi" (14.1.2009) che, con settecentomila copie e i suoi due milioni e duecentomila lettori di media, si chiede: come è stato possibile?
Fiamma Tinelli, la giornalista dell'inchiesta, racconta le storie di una città ferita: "Luca ha sette anni, lo sguardo vispo e una leucemia linfoblastica acuta. Un giorno di due anni fa è caduto a terra appena sveglio, non riusciva a camminare. Maria Rita e Paolo, i suoi genitori, l'hanno portato all'ospedale. La diagnosi è arrivata secca come una frustata. "Era già successo a tre mie colleghe: i loro bambini si sono ammalati uno dopo l'altro. Ma prima della malattia di Luca dell'inquinamento di Taranto sapevamo poco o nulla. Sono pochi a dire le cose come stanno, qui", dice Maria Rita mentre fa scorrere le foto di Luca ricoverato, gonfio come un pallone".
E Pigi Cipelli, il fotografo di Oggi, ci fa vedere i genitori di Luca, sorridenti nonostante tutto, in una splendida foto che ritrae il bacio del bambino alla mamma mentre è in braccio al papà Paolo.
Storie di persone che resistono e che chiedono solo di vivere.
Allegati
Oggi - 1
Fiamma Tinelli e foto di Pigi Cipelli
Fonte: Oggi 14 gennaio 20091091 Kb - Formato jpegCopyright © Fiamma Tinelli e foto di Pigi CipelliTutti i diritti riservati
Oggi -2
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