Diossina nei bovini a Massafra, in provincia di Taranto

Il comunicato di PeaceLink sul latte vaccino contaminato

Fino a ora la diossina era stata considerata solo un problema delle pecore e delle capre che avevano pascolato attorno all'ILVA: Adesso si scopre che la contaminazione è arrivata a oltre dieci chilometri, nelle campagne di Massafra. Ma come è arrivata lì la diossina?
27 gennaio 2015
Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLInk)

Nel 2009 sollevammo il problema del foraggio raccolto sotto le ciminiere dell'ILVA
Nella foto potete vedere una rotoballa già pronta. La foto è di Piero Mottolese e risale proprio al 2009 quando ponemmo alla ASL il problema di questo foraggio. Rotoballa, foto scattata nel 2009 a Taranto

Oggi chiediamo chiediamo alla ASL: "Cosa hanno mangiato le mucche di Massafra che hanno accumulato diossina e policlorobifenili (Pcb) nel latte vaccino oltre i limiti di legge?"

Risale al 2008 la nostra denuncia con cui segnalavamo alla Procura della Repubblica il ritrovamento di diossina nel formaggio pecorino prodotto vicino all’area industriale di Taranto.

Nel 2014 a destare preoccupazione è stato il latte bovino di un allevamento di Massafra, contenente quantità pari al doppio consentito dalla legge (11,72 picogrammi per grammo di grasso, mentre il limite è 5,5 picogrammi).

Eravamo intervenuti con una nota molto critica nei confronti della Regione Puglia nell'aprile del 2014 perché non effettuava controlli preliminari sulla carne (dove la concentrazione di diossina è maggiore) ma sul latte (dove la concentrazione è minore). PeaceLink aveva posto la questione al tavolo tecnico permanente della Regione Puglia.

Oggi si apprende dell'ordine di abbattimento dei bovini.

L’allevamento è quello di proprietà di Giuseppe Chiarelli è si trova in contrada Orofino (a un chilometro dalla periferia di Massafra, a 1500 metri dalla statale 7 Taranto-Massafra, a circa 10 chilometri dall’Ilva e dalla zona industriale di Taranto mentre in un raggio di 5 chilometri si trovano l’inceneritore dell’Appia Energy e la discarica Cisa).

Tre sono le richieste di PeaceLink di fronte alla nuova emergenza diossina in provincia di Taranto.

  1. PeaceLink chiede una seria valutazione sanitaria delle rotoballe raccolte nell'area attorno all'ILVA interdetta al pascolo: mangiando quel foraggio i bovini si possono contaminare oltre i limiti di legge? Come è possibile che sia interdetto il pascolo per pecore e capre e poi sia consentita la raccolta di foraggio per i bovini? Non è un controsenso? Già avevamo posto il problema delle galline, delle lumache e della cacciagione nell'area interdetta al pascolo: ci sembra incomprensibile che si continuino a fare rotoballe lì dove tutto il resto è vietato.
  2. PeaceLink chiede inoltre un controllo della diossina nelle carni nei macelli, cosa già chiesta in precedenza alla Regione Puglia: vanno evitate le bistecche alla diossina.
  3. PeaceLink chied che non venga raddoppiato l'inceneritore di Massafra, in virtù del Principio di Precuazione, indipendentemente da chi sia stato il principale responsabile della contaminazione dei bovini. Nemmeno un nanogrammo in più di diossina deve essere emesso in una zona in cui la catena alimentare presenta già questi gravi problemi di sicurezza alimentare.
Note: Questo video è del 2 giugno 2010.

https://www.youtube.com/watch?x-yt-ts=1422327029&v=isP21gddZEQ&x-yt-cl=84838260

Già allora veniva posta la domanda della diossina nelle balle di fieno. Questa domanda ritorna oggi di attualità dopo l'ordine di abbattimento di bovini a Massafra: avevano mangiato quelle balle di fieno?

Articoli correlati

  • Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
    Ecologia
    Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe

    Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico

    A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
    12 settembre 2025 - Roberto Giua
  • Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto
    Taranto Sociale
    Al Sindaco di Taranto Piero Bitetti

    Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto

    L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.
    Alessandro Marescotti
  • Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost
    Ecologia
    Assemblea dei movimenti per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 di Belém

    Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost

    Questa è la relazione letta a nome di PeaceLink all'incontro "Le armi o la vita" che si svolto a Roma. Al centro della relazione c'è il Carbon Mortality Cost della produzione siderurgica.
    8 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
  • Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto
    Ecologia
    Glossario dell'Autorizzazione Integrata Ambientale

    Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto

    Si riporta il Parere Istruttorio Conclusivo con le 472 prescrizioni, il Piano di Monitoraggio e Controllo, il Decreto Ministeriale AIA e la proposta di Valutazione di Impatto Sanitario presentata da Acciaierie d'Italia. L’Autorizzazione Integrata Ambientale vale 12 anni a partire dal 12 luglio 2025.
    7 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.19 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)