A Taranto il problema è il particolato ultrasottile, non il TG1
“In proposito è sufficiente consultare il portale regionale della salute di ASL Taranto – news, per verificare la bontà dei valori registrati, che proprio nel corso della scorsa settimana hanno fatto rilevare percentuali di molto al di sotto dei limiti previsti dalla legge".
"Mi complimento per gli sforzi e i risultati ottenuti da Ilva. Attraverso i recenti dati clinici che ci giungono dalle Asl territoriali, emergono dati confortanti in relazione alle malattie più gravi, patologie che non risultano in aumento, anche grazie al miglioramento dell'ambiente e della qualità dell'aria". (Fonte: Il Ponte, ottobre 2011, p. 19)
1) i filtri dell'Ilva non riescono a trattenere efficacemente il particolato ultrasottile;
2) questo particolato ultrasottile, che oltrepassa tutti i filtri industriali, oltrepassa anche gli alveoli polmonari ed entra nel flusso sanguigno causando conseguenze di notevole portata;
3) questo particolato ultrasottile è indirettamente monitorato con l'analizzatore Ecochem PAS 2000 che è in grado di quantificare gli IPA cancerogeni proprio sul PM1, sul PM0,1 e sul PM0,01 (ossia le polveri del particolato ultrasottile);
4) sia Arpa (nella sua versione fissa) sia PeaceLink (nella sua versione portatile) dispongono di tale analizzatore, che continua a fornire valori preoccupanti;
5) il particolato ultrasottile come il PM0,1 e PM0,01 tende a sfuggire ai controlli di laboratorio ufficiali previsti dalla legge.
Questo spiega come mai PeaceLink con quella strumentazione rileva picchi elevati di IPA cancerogeni a cui sono evidentemente associate quelle polveri ultrasottili che a nostro avviso sfuggono sia ai sistemi di depolverazione dell'ILVA sia ad alcune forme di monitoraggio ambientale. E' un inquinamento cherischia di sfuggire ai controlli e all'attenzione politico-amministrativa, così come sfuggiva ai controlli la diossina prima che PeaceLink ponesse il problema.
La nostra opinione è che una parte significativa del particolato ultrasottile continui a fuoriuscire dall'ILVA senza incontrare efficaci barriere. A nostro parere ciò costituisce un problema da porre sotto osservazione in quanto neanche applicando l'AIA al 100% il problema sarà risolto. Tra l'altro i filtri a manica nel grande camino E312 non sono stati installati. Tali filtri tuttavia possono attutire, ma non eliminare, il problema del particolato ultrasottile. La "ecocompatibilità dell'ILVA" non può essere pertanto raggiunta dato che nessun sistema di depolverazione previsto dall'AIA è in grado di fermare questo tipo di particolato ultrasottile che sfugge ai controlli ufficiali di cui il Sindaco si accontenta.
Allerta IPA recente http://www.peacelink.it/editoriale/a/42345.html
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