Taranto, l'inquinamento uccide ancora
"Old and new risks: challenges for environmental epidemiology"
L'ultimo studio del dott. Francesco Forastiere (già perito del GIP Patrizia Todisco) e di un vasto gruppo di ricerca ha aggiornato i dati e documenta la persistenza di un pericolo per la salute: "Lo studio supporta l'esistenza di un effetto causale di PM10 industriale sulla mortalità nell'area di studio".
Lo studio è stato presentato a Roma nell'ambito del congresso internazionale dell'ISEE ("Old and new risks: challenges for environmental epidemiology") e ha come titolo "Estimation of causal effects: industrial pollution and mortality in the Taranto area, Southern Italy".
Altri studi su Taranto sono stati presentati. Uno sulla presenza in eccesso di metalli pesanti nel cuoio capelluto e un altro sull'eccesso di malattie renali.
Quest'ultimo studio documenta che a Taranto vi è eccesso di malattie renali: +17% fra gli uomini, +8% fra le donne.
IL COMUNICATO DI PEACELINK
I recentissimi dati presentati a Roma nella 28° Conferenza Annuale dell'International Society for Environmental Epidemiology ("Old and new risks: challenges for environmental epidemiology") confermano l'allarme che PeaceLink aveva mantenuto alto a Taranto andando controcorrente anche quando la politica di governo parlava di una situazione in via di miglioramento e riportata sotto controllo con i decreti salva-ILVA.
---
Gli studi scientifici su Taranto presentati a Roma nella 28° Conferenza dell'ISEE
- Estimation of causal effects: industrial pollution and mortality in the Taranto area, Southern Italy
- Distributed-lag models of long-term health effects of exposure to industrial air pollution in the Taranto area (Southern Italy)
- Spatial distribution of renal disease in the contaminated site of Taranto (Italy)
- Assessment of environmental and occupational exposure to heavy metals in Taranto Italy by means of Human Scalp Hair Analysis (HSHA)
Articoli correlati
- Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe
Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.12 settembre 2025 - Roberto Giua - Al Sindaco di Taranto Piero Bitetti
Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto
L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.Alessandro Marescotti - Assemblea dei movimenti per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 di Belém
Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost
Questa è la relazione letta a nome di PeaceLink all'incontro "Le armi o la vita" che si svolto a Roma. Al centro della relazione c'è il Carbon Mortality Cost della produzione siderurgica.8 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Glossario dell'Autorizzazione Integrata Ambientale
Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto
Si riporta il Parere Istruttorio Conclusivo con le 472 prescrizioni, il Piano di Monitoraggio e Controllo, il Decreto Ministeriale AIA e la proposta di Valutazione di Impatto Sanitario presentata da Acciaierie d'Italia. L’Autorizzazione Integrata Ambientale vale 12 anni a partire dal 12 luglio 2025.7 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network