Costruire il nuovo a Taranto
LO STATO HA IL DOVERE DI FAVORIRE LA RICERCA DI INFORMAZIONI (AAHARUS)
Sono proprio gli Stati a dover sensibilizzare e informare, e devono promuovere la ricerca da parte dei cittadini delle informazioni su ambiente e salute. E’ considerato un punto cruciale per ottenere risultati (non certo una concessione). Il testo dell’Accordo non riconosce solo il diritto a difendersi di individui e gruppi, ma vuole che nasca un processo virtuoso a tutti i livelli (istituzionali e civili, distinti e in collaborazione tra loro), un processo di autodifesa, conoscenza e sviluppo considerato un progresso per tutta la collettività.
E’ un’altra classe politica quella di cui si parla da 20 anni a questa parte, senza incontrarla… E' una classe politica moderna ma anche, semplicemente, rispettosa del principio di eguaglianza e legalità che ci siamo dati.
NONOSTANTE IL PROTOCOLLO DI AAHRUS, SUCCEDE CHE …
Le dichiarazioni e lo stile di molti degli attuali politici e amministratori italiani sono lontani anni luce dall’obiettivo del Protocollo di Aarhus. La partecipazione è avvertita come un intralcio, sia nella fase in cui si adottano provvedimenti amministrativi, sia nei momenti di confronto pubblico ampio come quelli che dovrebbero sempre caratterizzare un’elezione comunale e i momenti in cui vengono prese decisioni su questioni fondamentali per i cittadini. Questo almeno si osserva quando vengono toccati argomenti su cui c’è chi intende decidere senza intromissioni (uso del territorio, discariche, piattaforme petrolifere, basi militari).
Oggi qualche esperienza di partecipazione è stata faticosamente avviata. Ma sembra quasi che si voglia correre ai ripari; parlare infatti di semplificazione, in materia ambientale, può essere fuorviante: può significare fare grandi passi indietro. Quando il sistema dei controlli viene sostituito, infatti, con sistemi di autocertificazione – come avvenuto con la recente legge 35/2012 e come si prevede di fare con i regolamenti attuativi - si sposta l’intervento pubblico dalla prevenzione alla repressione, finendo per colpire i valori ambientali e gli interessi delle popolazioni. E sembra che in cantiere ci siano altre novità legislative. Questo nonostante – come sappiamo - gli illeciti ambientali siano in aumento e andrebbero combattuti con determinazione.
Ma il sistema giuridico deve attuare il Protocollo di Aaharus (in fatto di ambiente, le regole internazionali sono indispensabili e devono funzionare).
Accorpando, invece, i procedimenti o spostandone la competenza nelle amministrazioni centrali, i cittadini rimangono sullo sfondo (disinformati e qualche volta strumentalizzabili). Così facendo, se ne preclude l'effettiva partecipazione, si allontana e si esclude quindi il "pubblico interessato" - la popolazione coinvolta da una scelta in materia ambientale - dal processo decisionale. Anche in termini di controllo si rende, così, più difficile l'accesso agli atti. Non è questo l'obiettivo dell'Accordo.
UN APPELLO PER SOSTENERE TARANTO E COSTRUIRE IL NUOVO
Dopo l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale di Taranto pochi giorni fa che chiede al Ministero dell’Ambiente, alla Regione e allo stesso Comune di sospendere le autorizzazioni e i pareri su alcuni progetti di ampliamento industriale (come il raddoppio della raffineria ENI e alcuni interventi sul cementificio), sono intervenuti il presidente della Confindustria tarantina – parlando di “situazioni assurde“ – e il presidente della Confindustria pugliese – che dice: “è mancata una valutazione approfondita …”.
Ma perché dovrebbe esprimersi soprattutto la Confindustria con qualche suo rappresentante su questioni così importanti per la vita di duecentomila persone, e anche per il resto della popolazione italiana?
Taranto dovrà essere sostenuta e accompagnata, invece, da tutte le forze del nuovo. Il vecchio ha già dato la sua immagine peggiore. La gente non riesce proprio a capire come si possa correre in soccorso di un’azienda, con toni da crociata, piuttosto che di una città e delle vite dei suoi abitanti. Non si riescono ad accettare i distinguo sull’inquinamento "vecchio" (gestione Italsider dell’acciaieria) e "nuovo" – di cui se mai ci si sarebbe dovuti occupare per prevenire i reati su cui ora dovrà decidere la magistratura. Oramai - che c’entri l’Ilva o altri - l’inquinamento è spaventoso. Non può ammettersi che chi rappresenta lo Stato lavori tenacemente per non cambiare nulla e non per difendere diritti fondamentali e di civiltà.
Al fianco di questa città, sono altri cittadini a doversi avvicinare: movimenti, giovani, architetti, imprenditori, giuristi, artisti, artigiani, ricercatori, economisti, agricoltori … Chi ha un pensiero libero, un’idea e un’esperienza, chi non vuole che la vita di molti sia nelle mani di pochi, è necessario che faccia sentire la sua voce. Se non circolano le energie che non si vedono e non vengono scambiate le migliori esperienze, i grandi gruppi le cattureranno e le utilizzeranno per progetti che non conosciamo, o che non avremmo cuore di condividere.
Taranto è oggi un laboratorio importante. Si sta recuperando un ritardo che ha toccato punte estreme e ci vuole pazienza, ci saranno problemi e contraddizioni.
Articoli correlati
- Appello inviato ogni sabato dall'8 giugno 2020
Egregio Presidente Giuseppe Conte, adesso dovrebbe bastare, non crede?
Taranto chiede alle istituzioni soluzioni concrete al problema inquinamento e lo fa con determinazione. Questo appello è stato sottoscritto già da oltre settemila tarantini e non solo e sarà inviato con le nuove sottoscrizioni ogni sabato fino ad ottenere risultati verificabili.8 gennaio 2021 - Fulvia Gravame - Riportiamo una notizia che ha sconvolto la città
Taranto: un’altra giovane vita spezzata. Aveva solo 5 anni
Tra Covid-19 e neoplasie è una bella lotta a Taranto ma a rimetterci sono i più fragili, i bambini. Ha scritto una tarantina: "La Salute prima di tutto, ma non a Taranto!! Taranto grida e le istituzioni nazionali non ascoltano".8 gennaio 2021 - Fulvia Gravame - Pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 27 dicembre 2020 da Giacomo Rizzo
Ex Ilva, ai bambini di Taranto gli auguri degli artisti: «Regalare un futuro pulito»
Gli appelli natalizi e il messaggio degli artisti: tutelare la salute, il bene più prezioso27 dicembre 2020 - Triste anniversario della mattanza delle pecore 12 anni fa
Vincenzo Fornaro invita a mettere da parte le divisioni
Vincenzo Fornaro ricorda che proprio oggi nel giorno in cui probabilmente il governo firmerà l'accordo con ArcelorMittal ricorre l'anniversario della mattanza delle pecore della masseria Carmine della sua famiglia in quanto contaminate dalla diossina.10 dicembre 2020 - Redazione Tarantosociale
Sociale.network