Nel suo cervello polveri finissime di minerali usati nei processi siderurgici

La lotta prosegue nel nome del piccolo Lorenzo Zaratta

Il processo Ambiente Svenduto molto probabilmente andrà rifatto per un problema procedurale. Sempre che - con un ricorso in Cassazione - non sia possibile evitare lo spostamento da Taranto a Potenza. Noi però continuiamo per dare giustizia al piccolo Lorenzo, morto per un tumore al cervello.
16 settembre 2024

Come sapete il processo Ambiente Svenduto molto probabilmente andrà rifatto per un problema procedurale. Sempre che - con un ricorso in Cassazione - non sia possibile evitare lo spostamento da Taranto a Potenza, evitando così che riparta da zero.

In queste ore mi è arrivato un messaggio dalla pediatra Annamaria Moschetti, da sempre impegnata per Taranto e per la salute pubblica. Mi ha mandato la foto di Lorenzo Zaratta, con la scritta: "Per questo bisogna resistere". E me lo ha inviato il messaggio ben sapendo del mio stato d'animo, dopo lo stop al processo Ambiente Svenduto. Ma ben sapendo al contempo che mio padre ha partecipato alla Resistenza, e questo ha fatto da guida al mio impegno di "resistenza" anche nelle condizioni più difficili.

Dunque si riparte. Il piccolo lorenzo Zaratta con il papà Mauro

Martedì 17 settembre vivremo una nuova prova di questa lunga e difficile esperienza di lotta.

Saremo infatti nuovamente in Tribunale a Taranto per il processo Lorenzo Zaratta, il bambino che vedete nella foto, morto per tumore al cervello. Nel suo cervello le analisi hanno riscontrato polveri minerali finissime. Minerali utilizzati nei processi siderurgici.

Alla sbarra i dirigenti ILVA dell'epoca.

La lotta prosegue nel nome di questo bambino.

L'udienza per Lorenzo Zaratta è alle 9.30 del 17 settembre, in Aula Alessandrini, primo piano, Tribunale di Taranto, Via Marche.

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