MediaWatch

Dal sito

  • Disarmo
    La presenza italiana in prima linea

    Mobilitazione internazionale davanti alla base nucleare inglese di Lakenheath

    Obiettivo: impedire il ritorno delle bombe nucleari statunitensi B61-12 sul suolo britannico. Dal 14 al 26 aprile workshop, azioni dirette nonviolente, eventi musicali. Partecipa Extinction Rebellion. Un appello è stato lanciato da varie fedi religiose per l'abolizione delle armi nucleari.
    26 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Verso il People’s Peace Summit di Gerusalemme, 8-9 maggio

    Piazza bella piazza a Tel Aviv

    Una bella, robusta, coraggiosa, trasversale e quanto mai sentìta anticipazione di come potrà essere il Peace Summit di Gerusalemme si è tenuta il 24 aprile a Tel Aviv. Dove in migliaia hanno riempito piazza Habima per la più grande manifestazione contro la guerra da quando la guerra è cominciata.
    26 aprile 2025 - Daniela Bezzi
  • Latina
    Honduras

    La fuga dei cerberi

    Coautori del colpo di Stato in fuga
    25 aprile 2025 - Giorgio Trucchi
  • Voltana
    Per condividere la memoria

    Archivio Luciano Marescotti

    L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
    24 aprile 2018
  • Voltana
    La lotta contro il nazifascismo in un piccolo paese della Romagna

    Il dovere di ricordare

    Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
    24 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Forum: Segnalazioni

24 marzo 2003

Ferrara e la traduzione di Shock and Awe

Un mio collega mi invia una lettera che ha scritto a Ferrara (di cui vi invio una parte) relativa alla traduzione di Shock and Awe che secondo Ferrara sarebbe stata volutamente distorta dai pacifisti.
Autore: Andrea Spila
Fonte: Andrea Spila (Traduttori per la Pace) - 24.03.2003 - Otto e mezzo (La7) del 21/3/03

Le scrivo per segnalarle una inesattezza in cui Lei è incorso nella puntata di venerdì 21 marzo. Quando un suo ospite ha reso l'espressione "Shock & Awe", il nome che gli americani danno alla loro strategia militare in Iraq, con "colpisci e terrorizza" (o "colpire e terrorizzare"), Lei lo ha ripreso facendo osservare che questa era un'interpretazione di parte dovuta a traduttori ignoranti o giornalisti in malafede, precisando che l'espressione significa invece "scuoti e sconcerta" (o "scuotere e sconcertare)" .

Mi permetto di dirle che la sua interpretazione è errata, e lo faccio con la competenza che mi viene da 25 anni di lavoro come traduttore dall'inglese. Come Lei saprà, la paternità dell'espressione (che non è recentissima) è stata rivendicata dall'esperto di strategia militare Harlan Ullman, che l'ha usata come titolo di un suo libro del 1996. Rifacendosi a classici della letteratura militare come von Clausewitz e Sun Zu, Ullman sostiene che la capacità di vincere rapidamente una guerra con il minimo sforzo e il minimo dispendio di vite (da una parte e dall'altra) si fonda sulla capacità di indurre nel nemico uno stato di "shock and awe": vale a dire, un trauma immediato con conseguenze debilitanti e paralizzanti (shock), che dà esito a uno strascico psicologico profondo e persistente alla cui base è un atteggiamento misto di paura, soggezione e senso d'impotenza (awe). In effetti, le due parole indicate (che possono essere sostantivi, o verbi all'infinito o all'imperativo) formano un messaggio condensato e hanno delle sfumature che è praticamente impossibile rendere esattamente in italiano se non ricorrendo a complicate perifrasi, ma se esiste una coppia di parole che può farlo, sia pure perdendo qualcosa del significato, questa è appunto "colpire e terrorizzare".

Nel dettaglio, la parole "shock" evoca l'assestamento di un colpo forte e improvviso e lo stato traumatico conseguente a un colpo di questo genere; "shock" è un qualsiasi atto o evento repentino e violento, capace di produrre un danno fisico o mentale, un arresto nel funzionamento di una macchina, di un organismo, o delle facoltà psichiche di una persona. Uno "shock absorber " è l'ammortizzatore di un automezzo o di qualsiasi macchina; l'espressione italiana "in stato di shock" dovrebbe bastare da sola a creare un'immagine mentale corretta di cosa significa la parola nella lingua inglese. È vero che il termine si usa anche nell'espressione "electrical shock" (scossa elettrica, folgorazione), ma Le assicuro che tradurlo con "scossa" o con il verbo "scuotere" (o anche con altri termini blandi come "emozionare" o "stupire") al di fuori di un contesto quale una conversazione tra signore dal parrucchiere è qualcosa di più di un eufemismo.

Il termine "awe" è meno conosciuto agli italiani. Tradurlo con "terrore", nel senso classico del termine, è perfettamente corretto, anche se un po' limitativo. In ogni caso, non c'è dubbio che la parola "awe" sia correntemente e ampiamente usata come generico sinonimo di "terror", "dread" (terrore, spavento, paura angosciosa). Nella sua accezione più precisa, awe identifica un arco di sentimenti che può andare dal terrore, alla spavento alla paura, fino allo stupore, alla meraviglia e all'ammirazione; il tratto semantico comune a queste sensazioni così diverse è l'atteggiamento del soggetto che le percepisce, che è di piccolezza, sudditanza, nullità nei confronti dell'oggetto che le ha evocate. Awe non significa "sconcerto", come Lei afferma. Nella lingua inglese, è awe il terrore sacro misto a venerazione nei confronti della divinità, il timore reverenziale al cospetto dell'autorità, l'angoscia suscitata dal pensiero della morte o la paura frammista alla meraviglia e al senso della fragilità umana evocata dalle catastrofi naturali: in poche parole, il tremore e la soggezione dell'uomo dinanzi a ciò che è incommensurabilmente più forte e grande di lui. In alcuni contesti, come la pubblicità, il marketing o il linguaggio giornalistico, il sostantivo awe (e gli aggettivi awesome e aweful che ne derivano) vengono usati in un'accezione iperbolica, proprio come facciamo noi con parole come "divino", "terrificante", "micidiale", "fantastico", ecc., ma non credo possano esserci dubbi sul fatto che Ullman abbia usato il termine nel suo significato formale e non figurato, e che tutti gli americani in grado di leggere e scrivere lo abbiano interpretato in questa accezione.

Concludendo, la traduzione "colpisci e terrorizza" è approssimativa, ma accettabile, mentre la sua resa "scuoti e sconcerta" minimizza, o cancella del tutto, l'attitudine mentale di chi ha coniato e usato l'espressione, e il senso di minaccia biblica che essa emana: perché, mi creda, il tono è esattamente quello del Dio biblico che promette lutti e rovine per generazioni ai suoi nemici. A un livello più terreno e meno remoto nel tempo, trovo anche qualche analogia con un lugubre slogan delle Brigate Rosse, che suonava «colpiscine uno per educarne cento». Diversi sono il contesto e i fini, ma l'arroganza, la folle convinzione di essere investiti (da chi? quando?) del mandato di mettere in riga il mondo, il piacere sadico di contemplarsi nell'atto di diffondere il terrore sono gli stessi; e gli stessi sono i miei sentimenti nei confronti di chi pensa in questo modo: repulsione e disprezzo.

Dal sito

  • Disarmo
    La presenza italiana in prima linea

    Mobilitazione internazionale davanti alla base nucleare inglese di Lakenheath

    Obiettivo: impedire il ritorno delle bombe nucleari statunitensi B61-12 sul suolo britannico. Dal 14 al 26 aprile workshop, azioni dirette nonviolente, eventi musicali. Partecipa Extinction Rebellion. Un appello è stato lanciato da varie fedi religiose per l'abolizione delle armi nucleari.
    26 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Verso il People’s Peace Summit di Gerusalemme, 8-9 maggio

    Piazza bella piazza a Tel Aviv

    Una bella, robusta, coraggiosa, trasversale e quanto mai sentìta anticipazione di come potrà essere il Peace Summit di Gerusalemme si è tenuta il 24 aprile a Tel Aviv. Dove in migliaia hanno riempito piazza Habima per la più grande manifestazione contro la guerra da quando la guerra è cominciata.
    26 aprile 2025 - Daniela Bezzi
  • Latina
    Honduras

    La fuga dei cerberi

    Coautori del colpo di Stato in fuga
    25 aprile 2025 - Giorgio Trucchi
  • Voltana
    Per condividere la memoria

    Archivio Luciano Marescotti

    L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
    24 aprile 2018
  • Voltana
    La lotta contro il nazifascismo in un piccolo paese della Romagna

    Il dovere di ricordare

    Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
    24 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.3 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)