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    Teatro e denuncia: a Friburgo va in scena la tragedia ambientale di Taranto

    Questo evento, che unisce arte, memoria e impegno ecopolitico, rappresenta un’occasione unica per portare in Europa la voce di Taranto e denunciare la tragedia ambientale che da decenni segna il destino della città.
    10 giugno 2025 - Alessandro Marescotti
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    La presenza militare statunitense a Vicenza è stata fortemente contestata e ha visto l’opposizione di comitati e cittadini. Vi è poi la base di Istrana, vicino a Treviso, con caccia Eurofighter, coinvolti in scenari NATO di “difesa avanzata” nell'Est Europa.
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    Lombardia No Riarmo

    A Ghedi, in provincia di Brescia, c'è una base con le bombe atomiche B61-12. A Solbiate Olona, in provincia di Varese, c'è un quartier generale delle forze NATO. Ma esiste anche un'altra Lombardia: quella delle associazioni che si oppongono al riarmo.
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    Piemonte No Riarmo

    In Piemonte sono presenti diverse basi e caserme militari, oltre a poligoni di tiro e fortificazioni storiche, che rappresentano nodi importanti della presenza militare italiana sul territorio. Tra queste, spicca lo stabilimento di Cameri, in provincia di Novara, dove si assemblano gli F35.
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    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 2 giugno all'8 giugno 2025

    Memorandum di intesa militare con Israele: la mobilitazione non si ferma

    Oggi 8 giugno 2025 scade il Memorandum. Dopo di che vi sarebbe il rinnovo tacito. Secondo il governo tale rinnovo avverrebbe invece il 13 aprile 2026. Cerchiamo di capire perché e cosa possiamo fare per revocare il Memorandum che ci rende complici con il governo israeliano e le sue forze armate.
    8 giugno 2025 - Redazione PeaceLink

Forum: Segnalazioni

29 maggio 2003

MORTI PER L'URANIO- IL BALLETTO DELLE CARTE

"Abbiamo sbagliato tutto. Se venti persone sono morte e più di 200 si sono ammalate è anche colpa nostra. Colpa del governo, di noi politici"
Autore: alda radaelli
Fonte: Stefania Divertito - 29.05.2003 - METRO- 29/5/03

Si pare così, con le parole dell'onorevole della Lega Nord Edorad Ballaman, questore alla Camera, la conferenza stampa sull'uranio impoverito, tenutasi ieri a Montecitorio: "Non sono più ammalati immaginari, ci sono le prove" ha concluso.
Nel corso degli anni dai ministeri coinvolti sono arrivati segnali discordanti. Mentre l'allora ministro della Difesa Sergio Mattarella diceva che sulla pericolosità dell'uranio non c'era porva, in quelleo stesso periodo, gennaio 2001, il ministero dell'Ambiente diramava una direttiva in cui sottolieava: "L'uranio impoverito è chimicamente tossico. Pericoloso soprattutto per inalazione e ingestione di particolato derivante dalla collisione del proiettile con un blindato o altra superficie resistente. Si raccomanda di non raccogliere i proiettili, di non tenerli in tasca o in prossimità del corpo" Invece martedì il portavoce del sottosegretario alla Difesa, onorevole Salvato Cicu, ha detto a METRO: " Ancora con questa storia dell'uranio? Ma non fa male" E' del 1984 un documento della NATO che informava i paesi membri delle pericolosità chimica e fisica dell'uranio. "Chi sapeva e ha taciuto paghi", dice Falco Accame, dell'associazione assistenza vittime forze armate. "E' un crimine contro l'umanità" dice Alfonso Pecoraro Scanio che in un'interrogazione al ministro della Difesa ed egli Esteri Franco Frattini chiede di sapere "quali interventi il governo intenda effettuare per virificare gli eventuali danni ai militari e ai civili della missione umanitaria in Irak. Inoltre esponenti della maggioranza e dell'opposizione hanno chiesto l'istituzione di una commissione di inchiesta per studiare il caso dei bambini malformati, figli di militari, per verificare perchè le normative emanate dai vertici non siano mai arrivate alla base. "Il materiale raccolto sarà inviato al presidente Ciampi", dice Domenico Leggero, dell'Osservatorio per la tutela dei militari, "è lui il capo supremo delle forze armate ed è lui che dovrà scoprire la rete delle connivenze che hanno nascosto per anni il pericolo dell'uranio"

SCHEDA
*Venti soldati italiani morti e 250 ammalati di cancro dopo le missioni di oace nei Balcani e inSomalia. Imputato numero uno è l'uranio impoverito, metallo pesante utilizzato nei proiettili per la sua grande capacità perforante.
* la dottoressa Gatti dell'università di Modena (presente ieri alla conferenza) a capo di una equipe internazionale che studia le nanopatologie, ha trovato nei tessuti bioptici dei malati molecole di metalli pesanti di forma tondeggiante. E' dimostrato che queste molecole sono frutto dell'esplosione dell'uranio.
* alla stessa conclusione erano giunti scienziati americani già nel 1984.

Lo studio legale Tartaglia di Roma sta seguendo le cause di servizio intentate dai militari e dalle famiglie delle vittime delle venti vittime della sindrome dei Balcani: "Cause di servizio riconosciute in prima istanza", dice l'avvocato Tartaglia, "per i motivi più diversi: stress, inalazione di solventi, mai per l'uranio".
Non solo in Italia, ma anche in Francia dove la sindrome dei Balcani ha fatto una trentina di morti

RAINEWS 24 ha dedicato al caso un documentario con interviste ai militari malati di cancro, che sarà acquisito agli atti del processo.

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