Forte Prenestino

Candida, la tv «fatta in casa»

12 luglio 2007
Alessandra Amitrano
Fonte: Il Corriere della Sera (http://www.corriere.it)

Dalla seconda metà degli anni ' 90 fino ai primissimi del 2000, ai rave illegali si vedevano cose strepitose. Erano un condensato di energia furibonda, sentimento, rabbia e voglia di riscatto. Dj set improvvisati o studiati prima, erano la musica. Una musica nuova, azzardata, per qualcuno inascoltabile perché le sue sonorità erano diverse da qualsiasi cosa. Era una musica che faceva Roma città del mondo, la sentivi anche alle feste a Londra, in Sud America, in Canada, in Francia, a Praga, a Goa. Ma dovunque era diversa, perché non erano tanto le singole tracce a renderla speciale ma il loro rimaneggiamento. Dopo la musica sono arrivati i vj set, una consolle video che mandava immagini su grandi schermi, a tempo con la musica. Le immagini erano quelle in diretta della gente che popolava la festa, o di repertorio, documenti dalla vita fuori da lì. Immagini di guerra montate con scene di aberrante vita quotidiana la dicevano lunga sul consapevole dissenso che il popolo dei rave nutriva verso il sociale corrotto. Poi è arrivata la sparaconcetti, un software autoprodotto, no-copyright, che sparava parole e frasi sulle immagini. A inaugurare l' uso della sparaconcetti alle feste illegali è stato il gruppo di Candida TV, primo esperimento romano di televisione elettrodomestica, autoprodotta. Agnese Trocchi, una delle esponenti del collettivo, così la descriveva: «Candida entrerà nelle cucine delle famiglie romane proponendo a tutti il piacere di "metterci le mani"; perché si può fare in casa, con gli strumenti di uso quotidiano. Tecnologia televisiva di scarto feticizzata. Il "do your own television" si fa realtà connettiva in cui dubitare dell' autorità e promuovere il decentramento dell' informazione. Candida è un' idea giocattolo del tubo catodico e il candore è l' aspirazione perversa della domesticità. Candida accade ora, in diretta: prevede spazi pubblicitari ma, mentre si nutre, cospira allo svelamento del magnetismo della pubblicità stessa, decodifica, scompone e rimescola la seduzione dell' immagine. Candida non ha peli sulla lingua ma estensioni metalliche, è candida e immediata, ha cioè un rapporto non mediato con il media. È il momento dell' esperienza, dalla televisione per tutti alla televisione di tutti». Candida TV nasce dall' incontro di persone che da anni lavoravano autonomamente sul video e sulla rete. Molti provengono dal gruppo di AvANa.net, altri dal collettivo Ordanomade, altri ancora dalla più generale esperienza dei rave illegali e dei centri sociali. Inizia a trasmettere pubblicamente il 18 dicembre 1999 su Teleambiente, un' emittente televisiva del Lazio e il gruppo diventa presto la TV indipendente più presente nelle situazioni collettive della comunità hacker italiana. Filmano l' Hackmeeting del 2000 e sono attivi in tutti i successivi raduni della comunità hacker (i video sono inseriti nella raccolta Reality Hacking, 2003). Candida è a Praga nel 2000 e a Genova nel 2001, durante il G8. Dal 2001 Candida si specializza nella produzione audio-video, realizza fiction televisive e documentari fatti dalla gente per la gente, organizza eventi e workshop sull' uso della tecnologia per rendere accessibili a tutti i linguaggi dell' audiovisivo. Le sue produzioni sono liberamente scaricabili dal sito New Global Vision. Nel 2004 è stata al festival Next Five Minutes di Amsterdam e successivamente al festival di arte e nuovi media Transmediale di Berlino. L' ultimo lavoro firmato Candida TV è Made in Italy (2006), un' inchiesta-documentario sullo sfruttamento della lavoratrici rumene, realizzato con un contributo della Comunità Europea, insieme a D Media, organizzazione no-profit rumena impegnata nella promozione delle tecnologie di free knowledge e nella fusione tra arte e attivismo sociale (www.dmedia.ro). Oggi e domani, al Forte Prenestino, ci sarà una due giorni di video, musica, dibattiti e performance dedicate a Candida TV. L' iniziativa si inaugura stasera alle 22 con la presentazione di «Networking. La rete come arte» (ed. Costa e Nolan), il libro di Tiziana Bazzichelli che ripercorre la storia delle avanguardie artistiche e culturali degli ultimi dieci anni nell' ambito dell' arte elettronica, legata a istanze sociali e attiviste. A seguire, una rassegna di video sulle lotte europee dei movimenti, da Praga 2001 a Rostok 2007.

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