"Bisturi": gli sponsor lasciano la trasmissione

Decisione senza precedenti di alcune aziende: per protesta hanno ritirato i loro prodotti dagli spot previsti durante il programma, che ieri ha mostrato in diretta un'operazione di aumento del seno.
25 febbraio 2004
Gabriella Meroni - g.meroni@vita.it
Fonte: Vita no profit magazine - 25 febbraio 2004

Sono già decine i prodotti ritirati, per decisione degli sponsor, dagli spot che avrebbero dovuto comparire in “Bisturi”, la trasmissione sulla chirurgia estetica che ieri ha mostrato in diretta un'operazione di aumento del seno. Il programma è investito, in queste ore, da polemiche a non finire. Proviamo a riassumerle.

Il no degli sponsor: Ferrero Nutella, Kinder, Duplo, Tronky, Fiesta, Tic-Tac, Estathe, Mon Cheri, Pocket Coffee, Raffaello, Ferrero Rocher, Nestlé, Antica Gelateria, Motta, Nescafé, Nesquik, Perugina, Polo, Buitoni, Fruttolo, La valle degli orti, LC1, Kit-kat, Doria, Elah, Dufour-novi sono i protagonisti degli spot pubblicitari che non andranno più in onda durante Bisturi. Le aziende hanno deciso la clamorosa iniziativa raccogliendo l'appello lanciato dal Moige (il movimento italiano genitori) contro i contenuti della trasmissione di Italia Uno. «Ieri sera con la messa in onda dell'intervento di mastoplastica additiva di una giovane donna, sotto gli occhi attoniti di quanti si sono sorbiti tra una scalpellata e l'altra al naso, schizzi di sangue, succhiamenti di adipe e lifting facciale anche il posizionamento di protesi mammarie in diretta, abbiamo davvero toccato il fondo quanto a cattivo gusto e spettacolarizzazione», spiega Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, che spiega anche come l'iniziativa di boicottaggio proseguirà «fino alla chiusura del programma».

La condanna delle associazioni: Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, ha chiesto che Bisturi venga spostato in seconda serata. «Le scene di giubilo e commozione dei parenti di coloro i quali entrano in “officina” per correggere qualche difetto fisico», sostiene Marziale, «offrono ai malcapitati telespettatori in età evolutiva uno spaccato che contempla il raggiungimento di una perfezione realisticamente inesistente ma televisivamente spacciata come tale. Chiedo al Comitato per l'applicazione del Codice Gasparri per l'autoregolamentazione Tv e Minori di volersi pronunciare nel merito e di provvedere alla richiesta a Mediaset di far slittare la trasmissione in seconda serata». «Con Bisturi abbiamo toccato il fondo», è l'opinione di Luca Borgomeo, presidente dell'Aiart, l'associazione di telespettatori vicina alla Cei. «E' indecente come interventi di chirurgia estetica di ogni tipo vengano presentati con la più assoluta naturalezza: ricordiamoci che siamo in una fascia protetta. Possibile che una persona sia considerata degna di nota solo se non ha rughe in viso?», e si unisce all'appello del Moige per il ritiro della pubblicità.

I consumatori: Bisturi ha anche guai giudiziari. Il Codacons ha infatti presentato un esposto alla Procura di Roma per la puntata di ieri. «Mostrare in diretta un'operazione di plastica al seno in prima serata», per il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, «risulta osceno e diseducativo per i tanti giovani davanti la tv». Il Codacons chiede ai magistrati di sequestrare la puntata e accertare eventuali violazioni. L'associazione torna poi a chiedere la cancellazione della trasmissione del palinsesto.

I politici: «Bisturi va chiuso». E' quanto ha dichiarato il senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai. «In tal senso ci rivolgiamo ai vertici di Italia 1 e di Mediaset, E se non bastasse direttamente a Berlusconi, grazie alle sue vaste competenze».

I medici: anche i chirurghi estetici hanno espresso perplessità sulo programma. «Credo che si sia esagerato», ha detto all'agenzia Adnkronos Rosanna Catizone, membro dell'Accademia Italiana di Medicina estetica. «La stessa tematica poteva essere condotta senza portare sullo schermo un intervento, che come tutti gli altri, non può essere spettacolarizzato». «Un'operazione chirurgica non è un gioco. Si deve sapere che prima di arrivare a fare un intervento del genere un chirurgo deve valutare fino in fondo tutte le conseguenze, informando il paziente anche del minimo effetto».

Gli ascolti: la puntata di ieri di Bisturi ha totalizzato 3.318.000 ascoltatori con uno share del 14.69%, in crescita sulla settimana precedente.

Note: Tratto da http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=40803

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