Le fake news che intossicano l’Europa
A ben guardare, le più pericolose falsificazioni non sono state quelle costruite a Mosca, ma quelle fabbricate in casa. È l’Occidente, e in particolare il suo sistema mediatico e politico, ad aver diffuso le narrazioni più tossiche per l’Europa stessa. Perchè? Perché quelle narrazioni non si sono limitate a convincere l’opinione pubblica: hanno convinto gli stessi decisori politici. E questo è stato l’errore fatale.
Le fake news occidentali – quelle che raccontavano una Russia ormai allo stremo e un’Ucraina pronta alla riconquista totale dei territori occupati – sono diventate la base strategica su cui impostare una guerra a oltranza. Una guerra che doveva essere vinta, e che invece si è rivelata fallimentare. Quello che era lanciato come strumento propagandistico per “tenere alto il morale” si è trasformato in una colossale distorsione cognitiva. L’esempio di Paolo Mieli è emblematico: era sinceramente convinto che la vittoria fosse inevitabile. Ma quell’illusione non era un’analisi: era il frutto di un’informazione manipolata, ripetuta ossessivamente da media e governi in cerca di consenso.
Questa disinformazione tutta occidentale ha intossicato il dibattito e ha portato l’Europa a scegliere una strada strategicamente suicida. L’obiettivo realistico – una trattativa, una pace negoziata, un contenimento dell’escalation – è stato scartato. Anzi, si è puntato proprio sull'escalation militare nella convinzione che la vittoria fosse a portata di mano. Si è inseguita la chimera della “vittoria totale” contro una potenza nucleare e ben armata. Il risultato? Putin è oggi più saldo che mai, l’Ucraina è dissanguata, l’Europa è militarmente indebolita e politicamente divisa.
Le fake news occidentali hanno quindi fatto molto più male delle menzogne del Cremlino. Perché hanno colpito al cuore della capacità europea di decidere con lucidità. Hanno sedotto e convinto gli stessi leader che avrebbero dovuto discernere fra scelte utili e scelte controproducenti.
Le fake news occidentali che davano i russi allo sbando hanno spinto l’Europa a credere nella soluzione militare "fino alla vittoria", espressione ripetuta più e più volte come un mantra. Le fake news fabbricate in Europa hanno portato a sopravvalutare la forza militare dell'esercito ucraino e a sfidare l’avversario sul terreno sbagliato, con l’illusione di poterlo battere secondo i propri desideri, e non secondo le fredde leggi della realtà. La "verità effettuale" è stata sostituita dalle fake news occidentali e i leader politici hanno creduto - incredibile ma vero - nella propria propaganda. Un errore colossale. E fatale.
E' stato gravissimo autoconvincersi della vittoria contro le evidenze fornite dagli analisti militari indipendenti e dai dati che emergevano in abbondanza da una guerra documentata fin nel dettaglio da droni e satelliti.
La lezione della guerra in Ucraina è brutale: l’Europa non è stata sconfitta da Putin, ma da sé stessa. Dalla propria cecità strategica, alimentata da una narrazione tossica e autocelebrativa. Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da fargli – e da farci – è un’altra: chi ci ha mentito davvero? E con quali risultati?
Nel tempo della guerra dell’informazione, il nemico peggiore non è chi ci mente da lontano, ma chi ci illude da vicino.
Articoli correlati
- Albert, bollettino pacifista settimanale dal 26 maggio al 1 giugno 2025
Le forze armate italiane cooperano con quelle israeliane? Ecco le prove
Il vertice dell'aviazione militare israeliana a febbraio di quest'anno era nella base aerea di Amendola per un breefing di rilevanza strategico-operativa denominato "F-35 Air Chiefs Meeting". Qualche mese prima era stato l'ammiraglio Cavo Dragone a incontrare i vertici militari israeliani.1 giugno 2025 - Redazione PeaceLink - Consente lo scambio di tecnologie, brevetti, software e informazioni coperte da segreto militare
Mobilitiamoci per interrompere il memorandum d'intesa militare con Israele
Collaborare con un governo che bombarda ospedali, scuole e campi profughi è complicità. Occorre chiedere al Governo italiano di denunciare il Memorandum entro la scadenza dell'8 giugno 2025. Altrimenti si rinnova automaticamente.26 maggio 2025 - Alessandro Marescotti - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 19 al 25 maggio 2025
Cresce la mobilitazione contro il rinnovo del Memorandum militare Italia-Israele
C'è anche la diffida di dieci giuristi. Sabato 24 maggio sono stati esposti i lenzuoli bianchi per ricordare le vittime palestinesi. Intanto le bombe israeliane uccidevano 9 dei 10 figli di una pediatra palestinese. E gli Usa annunciavano la macabra nascita della loro nuova bomba atomica: la B61-13.25 maggio 2025 - Redazione PeaceLink - E in parallelo aumentano le spese militari
Sesto anno consecutivo di aumento della fame nel mondo
La fame nel XXI secolo non è solo un'emergenza, è – come ha detto il segretario generale dell'ONU Guterres – "un fallimento dell’umanità". E se oggi cresce, non è perché mancano le risorse, ma perché mancano la volontà politica, la solidarietà concreta e un nuovo ordine di priorità.Alessandro Marescotti
Sociale.network