Il sito dell’agenzia stampa iraniana ISNA dichiarato «indesiderabile» dal suo host americano

Il 14 gennaio scorso l’agenzia stampa iraniana ISNA si è vista notificare dalla società americana The Planet una comunicazione di rescissione unilaterale del contratto per la fornitura dello spazio web. Reporters Sans Frontières teme che ci siano motivazione politiche dietro tale decisione, ed ha quindi scritto all’azienda per chiedere chiarimenti.
1 febbraio 2005
Fonte: Reporters Sans Frontières - http://www.rsf.org - 25 gennaio 2005

Un provider, spiega l'organizzazione, può interrompere il rapporto con un cliente solo in caso di manifesta violazione di una clausola contrattuale o di scadenza dei termini del contratto. Anche in caso di controversia l’impresa è tenuta a comunicare le motivazioni della propria decisione. Non rientra nelle competenze di un web host decidere se una pubblicazione online debba essere censurata, occorre un provvedimento giudiziario. Gli internauti iraniani sono già vittime di un’implacabile censura da parte del loro governo, quindi è ancora più importante che ottengano rispetto per la loro libertà d’espressione da soggetti di altri paesi.
L'ISNA è un’agenzia stampa ufficiale e un’importante fonte di informazioni per organizzazioni e media stranieri sugli arresti di giornalisti e dissidenti politici in Iran. Essa trasmette inoltre con regolarità, e senza citare le fonti, le comunicazioni da parte delle organizzazioni di difesa dei diritti umani.
Nell’e-mail che notificava all’ISNA la rescissione del contratto The Placet precisava che la sua decisione è irrevocabile e lasciava 48 ore all’agenzia stampa per trovare un altro host. Secondo il vice-direttore dell’ISNA, questa sarebbe “una chiara violazione del diritto internazionale”; Contattata via telefono da Reporters San Frontières, l’agenzia The Planet ha rifiutato qualsiasi commento.

Note: Tradotto da Chiara Rancati per www.peacelink.it
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