È vero che gli adolescenti che socializzano troppo online non sono più capaci di comunicare di persona? Secondo Clive Thompson i fatti parlano diversamente.
Continua con incontri e dibattiti la protesta di chi ritiene incostituzionale che un'autorità amministrativa possa modificare i contenuti di un sito, senza l'intervento di un giudice
Grazie a tutti per gli interessanti commenti e domande; seguono alcune considerazioni sugli ultimi sviluppi sul lungo black-out Internet egiziano, inclusa un’analisi trace-based ed alcune osservazioni sui Paesi vicini. Entro stamattina concluderemo questo articolo ed aspetteremo che le connessioni vengano ristabilite, speriamo il prima possibile – Jim.
Alla vigilia della sua partenza precipitosa, il vecchio presidente tunisino Ben Ali aveva accettato di sospendere la censura del web in Tunisia. Da quel momento uno dei blogger arrestati durante le sommosse è stato nominato segretario di stato del nuovo governo. Ma Ammar404, lo pseudonimo per la censura tunisina, ha attraversato il Mediterraneo. E' ciò che constata Karim Guellaty, un tunisino che era stato la fonte d'informazione più debole su Twitter la sera della partenza di Ben Ali, e che pubblica il testo seguente, sotto licenza libera. Ce lo ha trasmesso Paul Da Silva, il presidente del Partito Pirata francese. Lo pubblichiamo tale quale.
Il relatore speciale sulla libertà di espressione dell'Onu critica il ddl sulle intercettazioni e auspica, nel 2011, una missione delle Nazioni Unite in Italia per monitorare la situazione.
L'atto del governo che attua la Direttiva 2007/65/CE sui media audiovisivi non è ancora stato varato. L'unico testo disponibile è quello originario sul quale sono attese le modifiche richieste dalle commissioni parlamentari
27 febbraio 2010 - Associazione PeaceLink
Audiovisivi in rete: PeaceLink fa il punto sulle modifiche legislative in corso
L'atto del governo che attua la Direttiva 2007/65/CE sui media audiovisivi interviene anche su molti temi d'interesse per la libertà d'espressione e d'informazione. Dopo il voto favorevole delle commissioni parlamentari sta per essere varato il testo definitivo tra perplessità e alcuni punti oscuri
Internet si apre al mondo delle relazioni, non più anonime o solo virtuali, ma tra persone che hanno un volto, delle abitudini, degli interessi comuni e si vogliono aggregare.
Al «Dialogue forum on internet rights» le prime proposte per garantire i dirittiIntervista a Stefano Rodotà. «Tra una serie analitica di prescrizioni o l'individuazione di principi, propendo per questa seconda strada». Obiettivo: fissare un quadro di riferimento per i diversi casi particolari
Collaborazione diffusa e produzione orizzontale di saperi: la seconda rivoluzione di internet non dimentica la ricerca Crescono le comunità, aumenta la consapevolezza della forma aperta, orizzontale e gratuita per l'innovazione e la conoscenza
8 agosto 2007 - Alessandro Delfanti
Parla il fisico nucleare dello Slac di Stanford che nel 1991 creò la prima pagina web negli Stati Uniti
Nel novembre scorso il nodo italiano della più grande rete di mediattivismo internazionale ha deciso di prendersi una 'pausa di riflessione', occasione per interrogarsi su obiettivi e metodi e discutere sulla situazione attuale del movimento sociale nel nostro paese.
28 febbraio 2007 - Chiara Rancati
Con il nuovo contratto di servizo l'azienda pubblica punta al modello Bbc
Presentate come strumenti di difesa della popolazione, sono diventate invece con il tempo il mezzo per combattere e sconfiggere i russi. E così le armi hanno accresciuto le perdite in termini di vite umane invece di ridurle, svolgendo un ruolo opposto a quanto dichiarato in origine.
Battaglioni di "partigiani russi" che combattono per Kiev hanno varcato la frontiera e dichiarano di aver occupato tre villaggi russi vicini al confine ucraino. Ma chi sono e che idee politiche hanno?
La guerra, gli scacchi, due sconosciuti che si affrontano in una partita a distanza
La storia si preannuncia toccante e potrà servire a stimolare dibattiti e passi in avanti nella risoluzione dei vari conflitti, piccoli e grandi, "if you want it"
L'obiettivo di questo articolo è quello di individuare gli errori di Zelensky e della Nato e che hanno portato a rafforzare Putin invece che indebolirlo. Vi è poi il capitolo delle sanzioni che dovevano bloccare l'economia russa e fiaccarne la macchina bellica, cosa che non è avvenuta.
Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.
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