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Nella città jonica vi sono già dieci impianti ad alto rischio

A Taranto virata pro-rigassificatore dei DS

Senza nessuna consultazione democratica il DS tarantini si accorgono da un giorno che i loro dirigenti hanno cambiato linea. Perché? Non lo sanno. Il disorientamento è assoluto. Ma la linea ora è chiara: disco verde della Quercia al rigassificatore nella città a più alto rischio del Mezzogiorno
16 gennaio 2006

Di colpo, come fulmini a ciel sereno, stanno uscendo prese di posizione a favore del rigassificatore a Taranto.

Autorevoli esponenti DS se ne fanno propositori, sollecitati da interviste di giornalisti che li invitano ad esprimersi. E loro si sbilanciano a favore del rigassificatore quando fino ad ora sembravano contrari o al massimo silenziosamente cauti e guardinghi dopo le polemiche sul rigassificatore di Brindisi.

Che è successo?

Neppure lo hanno discusso con i loro consiglieri comunali e provinciali.

Neppure lo hanno discusso con i loro segretari di sezione (o di circolo, come si dice ora).

Neppure lo hanno discusso con gli iscritti.

Neppure lo hanno discusso con le associazioni cittadine che nei mesi scorsi hanno convocato numerose assemblee di dibattito e approfondimento.

Neppure lo hanno discusso con i cittadini.

Eppure ora c'è il disco verde.

Nessuno spiega come mai a Brindisi (con 6 impianti ad alto rischio) i DS sono contrari e a Taranto (con 10 impianti ad alto rischio) sono favorevoli; e ovviamente non lo spiega neppure la CGIL che si è schierata a favore del rigassificatore senza scendere nel merito della sua compatibilità con una situazione già fuori controllo come quella di Taranto.

Se un partito cambia idea non commette peccato: ma se lo fa senza consultare non solo i cittadini ma neppure i suoi iscritti e consiglieri comunali e provinciali... allora siamo fuori dallo spirito autentico della democrazia. Vuol dire che viviamo in un vuoto di democrazia effettiva e in un forte deficit di partecipazione. Altro che "cittadinanza attiva": qui cascano dalle nuvole persono i consiglieri comunali e provinciali. Si stanno accorgendo che la linea del partito è cambiata e non sanno perché e chi l'ha deciso.

L'articolo 49 della Costituzione recita: "Tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".

Con metodo democratico.

"Tale principio deve informare sia l'organizzazione interna del partito sia l'attività esterna dello stesso", spiega la mia umile Enciclopedia del Diritto, la Compact De Agostini.

Credo che questa virata DS pro-rigassificatore a Taranto sia una palese violazione costituzionale da parte di un partito che pure vuole promuovere un referendum a difesa della Costituzione.

Agli amici DS voglio dire chiaramente: finché non vi confronterete "con metodo democratico" con i cittadini considerate perso il mio voto.

Attendo spiegazioni, please.

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