Diossine ILVA: «si controlli»
BARI - Sul «contrasto sorto fra Arpa Puglia ed Ilva e relativo alla campagna di rilevazione invernale della diossina», l’assessore regionale pugliese all’Ecologia, Michele Losappio, ha inviato una nota al dirigente Ilva Girolamo Archinà e al direttore generale di Arpa, Giorgio Assennato.
Ne dà notizia un comunicato della Regione nel quale si afferma che si deve «consentire ad Arpa di effettuare oggi, seppure in ritardo rispetto alla scadenza prevista, le nuove rilevazioni».
«Arpa Puglia ha chiesto – scrive Losappio – in attuazione del protocollo di giugno 2007 e delle conclusioni operative messe a verbale nella riunione del 7 maggio 2007, di effettuare una rilevazione delle diossine sull'impianto di agglomerazione dello stabilimento Ilva a partire dal 21 gennaio 2008 onde arrivare al completamento dei dati e delle conoscenze ottenute nella rilevazione estiva, anche in previsione delle procedure di Aia».
Per Losappio «in effetti tale modalità era esplicitamente indicata in quegli accordi entro il mese di dicembre e ciò e riconosciuto da Ilva che, tuttavia, dichiara la propria indisponibilità ad effettuare oggi le rilevazioni per ragioni, a parere di codesto assessorato, contraddittorie.
L'Ilva, infatti – continua Losappio – riconosce le motivazioni e la necessità di un controllo invernale ma lo ritiene ormai tardivo ed incompatibile con le proprie iniziative di approfondimento, iniziative che hanno dato vita a una 'fase dimostrativa' di studio, verifiche e controlli che Ilva dichiara di finalizzare ad un percorso che risolverà il problema diossine.
In altri termini le buone intenzione di Ilva e le sue iniziative già in atto si contrapporrebbero nei fatti alla necessità di conoscenza e di completamento dei dati, pure indispensabile per realizzare i buoni propositi».
«E' a mio parere necessario – conclude l’assessore – che per consentire ad Arpa di esercitare il proprio ruolo, per apprezzare le iniziative di Ilva tese alla risoluzione del problema e per fornire alla pubblica opinione tutte le garanzie possibili si debba por fine alla incompatibilità fra le due esigenze e consentire ad Arpa di effettuare oggi, seppure in ritardo rispetto alla scadenza prevista, le nuove rilevazioni. Confido che la disponibilità e la acclarata volontà a collaborare di Ilva saprà farsi carico, pur con ulteriori sacrifici, di questa esigenza».
Articoli correlati
Resoconto della Tavola Rotonda promossa dalla Società Italiana di Sociologia Economica (SISEC)“Territori e transizioni: riflessioni a partire dall’esperienza di Taranto”
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.16 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
Fondatrice della compagnia teatrale Instabili VagantiPremiata la regista tarantina Anna Dora Dorno
L'artista è stata premiata insieme a figure di spicco del panorama artistico e culturale mondiale, tra cui la ricercatrice e attivista libanese Hanan Al-Hajj Ali e l’attrice egiziana Farida Fahmy.29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
Gli impegni ambientali del sindaco di Taranto"Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale"
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".16 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
Il caso dell'acciaieria della città inglese di ScunthorpeSulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.12 settembre 2025 - Roberto Giua
Sociale.network