«La città subisce l'ennesima offesa»
Nella giornata in cui i lavoratori celebrano la festa di un lavoro sempre più precario, a Taranto si continua a soffrire e a morire senza sosta. La notizia del ferimento di 4 operai, ustionati a causa della caduta di un crostone in una colata di acciaio incandescente, rovina la giornata ad una città che ha molto poco da festeggiare.
Dopo la tragica morte dell'operaio albanese, all'interno dello stabilimento siderurgico tarantino si continuano a registrare incidenti che testimoniano quanto scarsa sia l'attenzione dell'azienda nei confronti della sicurezza e della vita dei nostri ragazzi, ad onta di comunicati stampa e dichiarazioni in cui si tenta di far credere il contrario.
Assistiamo ad un susseguirsi preoccupante di eventi rispetto ai quali i nostri rappresentanti tacciono imperdonabilmente: fuoriuscita di nubi tossiche dallo stabiliemento Eni, morti e incidenti in Ilva,emissioni nocive in aumento.
Cosa ne pensa la massima carica cittadina? Come reagisce il Presidente della Provincia, ex sindacalista? E la Regione che aveva dichiarato maggior attenzione alla sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro? Chiediamo maggior rispetto per la nostra città e per noi cittadini.
È giunto il momento di puntare i piedi e di rompere uno schema fatto di morte, miseria e complicità. Ci auguriamo che il Sindaco sappia interpretare fino in fondo il suo ruolo di garante della sicurezza e della salute dei cittadini attribuitogli dalla legge, per proporre, subito e concretamente, le prescrizioni da far rientrare nella procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale in corso.
Il presidente della Provincia stia davvero dalla parte dei lavoratori e del rispetto delle regole. La città è stanca di essere seconda al profitto, soggiacere all'incapacità e ai silenzi della propria classe dirigente in nome dei quali c'è gente che continua a morire ogni giorno.
Firmano per il Comitato per Taranto i cittadini:
Lea Cifarelli
Massimo Ruggeri
Giulio Farella
Peppe Cicala
Luigi Oliva
Antonietta Podda
Lucrezia Maggi
Piero Mottolese
Alessandro Marescotti
Articoli correlati
- Esperimento con ChatGPT
Vendola, Riva e Dio
E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti - Ilva di Taranto:
Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - A Bari le associazioni ambientaliste hanno preso la parola
L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese
Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - L'inquinamento ILVA va in scena
Teatro e cittadinanza: sul palcoscenico la resistenza al disastro ambientale
Un teatro che educa e mobilita sotto la regia di Maria Elena Leone. Strumento riflessione collettiva e mobilitazione delle coscienze. Vengono portate in scena emozioni e storie che parlano di dolore, lotta e speranza. Presente il regista teatrale tedesco Joscha Zmarzlik, studioso di Luigi Nono.10 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network