Diossina, il Comune chiede di stringere i tempi del programma
“La diossina diminuirà in maniera consistente”. Lo ha assicurato ieri mattina Girolamo Archinà dell’Ilva di Taranto, nel corso dell’audizione dinanzi alla Commissione Ecologia del Comune. Tra pochi giorni saranno resi noti i risultati dell’ultima campagna di rilevamento delle emissioni dell’impianto di Agglomerazione 2, effettuata dal 23 al 28 giugno scorsi da Arpa e Cnr.
In questa terza tornata di controlli sul camino E312, l’Ilva ha sperimentato l’aggiunta di urea. Si tratta di una modifica di processo che, secondo i tecnici, dovrebbe ridurre significativamente le emissioni di diossina in atmosfera. Il sistema dovrebbe entrare in funzione nel 2009.
Durante la riunione, Archinà non ha effettuato alcuna previsione preferendo attendere l’esito delle analisi. Ha però confermato la volontà dell’Ilva di ridurre ulteriormente i valori di diossina. “Vogliamo arrivare - ha detto - ad 0,4 nanogrammi per metro cubo”. Ma qui i tempi si allungano. Secondo quanto previsto nel cronoprogramma presentato dall’azienda siderurgica nell’ambito dell’istruttoria per l’Autorizzazione integrata ambientale, il nuovo impianto di abbattimento della diossina entrerà a regime nel 2014.
Mentre l’utilizzo dell’urea è una modifica di processo, in quest’ultimo caso si tratta di un intervento sull’impianto a valle degli elettrofiltri Meep che intercetterà il flusso di fumi rilasciati dall’agglomerato. Un impianto che dovrà essere progettato e realizzato “su misura” per l’Ilva.
E proprio sui tempi i consiglieri comunali hanno fatto pressing sull’Ilva. Lo stesso presidente della Commissione, Gabriele Pugliese (Verdi), ha incalzato l’azienda siderurgica sulla vicenda diossina. Nonostante la buona volontà, solo in rari casi, i consiglieri sono riusciti ad impensierire Archinà il quale non ha perduto l’occasione per rimarcare le responsabilità dell’azienda siderurgica durante la gestione pubblica.
“Ma possibile che non abbiate nulla da rimproverarvi?”, ha chiesto Mario Laruccia (indipendente), “i processi per inquinamento ed i morti sul lavoro, come si giustificano?” Vincenzo Baio (Pd), medico di base al rione Tamburi prima che consigliere comunale, ha posto l’accento sulle condizioni di vita nel popoloso quartiere che sorge a ridosso dell’area industriale. “Sono in aumento - ha detto - i casi di malattie all’apparato respiratorio, le neoplasie ed è evidente che questa situazione è da mettere in relazione all’inquinamento industriale. Per questo chiedo che tutte le grandi industrie presenti sul territorio partecipino ad un’azione risarcitoria nei confronti della collettività”.
Non è mancata qualche sterile scaramuccia di cui è stato protagonista Cosimo Festinate (Dc). Pacato ma efficace, invece, l’intervento di Anna Rita Lemma (Pd). “Prendiamo atto - ha detto - della volontà dell’Ilva di realizzare un gran numero di interventi tecnicamente complessi e pertanto di difficile valutazione in una sede di discussione politica come la Commissione comunale all’Ecologia.
Pur non entrando nel merito, è chiaro che l’efficacia di interventi il cui scopo è quello di migliorare l’impatto ambientale dello stabilimento siderurgico, si misura soprattutto rispetto ai tempi di realizzazione. Più ristretto è l’arco di tempo, maggiore sarà il beneficio sulla collettività. Il cronoprogramma dell’Ilva, invece, su certi aspetti sembra diluire la realizzazione delle misure annunciate e questo ne limita l’efficacia”.
Articoli correlati
- Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA
Si fa presto a dire
Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti - Comunicato stampa con allegati
La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink - Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia
Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.11 luglio 2024 - AGI - Piccolo Bignami per chi si fosse perso
Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
Sociale.network