Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Comunicato stampa

Taranto, sforamento delle polveri sottili nel quartiere più vicino all'Ilva

Stiamo fornendo una brutta notizia che rovina la narrazione idilliaca di una Taranto che avrebbe lasciato alle spalle l'inquinamento
19 ottobre 2011
Alessandro Marescotti (Presidente di PeaceLink)


Il Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido, commentando i dati della classifica nazionale di Legambiente sull'ecosistema urbano, ha evidenziato come a Taranto si sarebbero compiuti dei passi in avanti, e cita il dato del PM10, ossia delle polveri sottili. Parla di "passi in avanti importanti rispetto agli anni passati".

I dati con cui Legambiente ha elaborato la graduatoria e che fa segnare a Taranto dei passi in avanti per le polveri sottili sono tuttavia ormai superati da quelli di quest'anno che indicano invece un grave passo indietro.
E' stato infatti sforato il limite annuo delle polveri sottili nel quartiere Tamburi di Taranto per le centraline di via Machiavelli e di via Archimede, ossia per le centraline dell'Arpa più vicina all'Ilva. Per la precisione siamo a 40 superamenti del limite di legge in via Machiavelli e 37 in via Archimede, quando la normativa ne ammette massimo 35 in un anno. E siamo a metà ottobre. A fine anno la situazione sarà verosimilmente ancora più grave. Va rilevato che la centralina Arpa di via Machiavelli detiene un record regionale in quanto si classifica al primo posto in Puglia per sforamenti delle polveri sottili, se si fa un confronto fra tutte le centraline Arpa. foto di Taranto
 
Segnaliamo questi dati al presidente Florido non per spirito polemico ma con intento assolutamente costruttivo e allo scopo di informarlo che la situazione non sta migliorando ma sta peggiorando. Lo invitiamo, assieme al sindaco di Taranto, a capire come mai in città si stia verificando un tale grave passo indietro proprio nelle centraline più vicine all'Ilva mentre l'azienda siderurgica compie una campagna pubblicitaria molto forte per presentare la situazione di Taranto in continuo miglioramento.

E' invece abbastanza chiaro che stiamo fornendo una brutta notizia che rovina la narrazione idilliaca di una Taranto che avrebbe lasciato alle spalle l'inquinamento. Ma la realtà va guardata in faccia. Ed è abbastanza chiaro che le polveri sottili al quartiere Tamburi non sono da traffico: in quel punto non c'è un" megaingorgo regionale" da automobili.


Articoli correlati

  • Si fa presto a dire
    Laboratorio di scrittura
    Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA

    Si fa presto a dire

    Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
    18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
    Ecologia
    Comunicato stampa con allegati

    La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva

    Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
    18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
    Ecologia
    Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia

    Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto

    Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.
    11 luglio 2024 - AGI
  • Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
    Ecologia
    Piccolo Bignami per chi si fosse perso

    Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA

    La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
    25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)