Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Comunicato stampa

Legambiente: le sacrosante ragioni dell'ambiente, della salute e del lavoro devono coesistere

Con la riapertura dell’AIA e per effetto dell’operato della magistratura è possibile imporre all’ILVA prescrizioni molto più severe di quelle contenute nel provvedimento emanato pochi mesi fa dalla filo-aziendale ministro Prestigiacomo
31 marzo 2012
Legambiente Taranto

L’operato della magistratura ha nuovamente imposto uno scossone alla questione ambientale a Taranto, come già avvenuto in passato con il sequestro delle quattro batterie della cokeria e dei parchi minerari dell’Ilva.

L’attesa per l’udienza conclusiva dell’incidente probatorio  sta però scatenando  contrapposti integralismi del tutto fuorvianti. Foto dal titolo "Il cancro della mia città"

Demagogia e toni esasperati di una parte di coloro che scendono in piazza “contro” l’Ilva sono speculari alle manifestazioni dei quadri aziendali direttamente ispirate dall’azienda: entrambe le posizioni di fatto potrebbero paradossalmente determinare il medesimo effetto, ovvero il mancato investimento di risorse da parte dell’Ilva per il risanamento ambientale dei propri impianti.

La questione sociale e la questione ambientale sono invece tra loro strettamente interconnesse e non possono essere affrontate in maniera disgiunta. Un abbattimento dell’inquinamento di origine industriale e lo sviluppo di forme  di economia ecosostenibile nel nostro territorio possono imporsi solo con il raccordo tra fabbrica e territorio: Legambiente è da tempo impegnata a favorire questo raccordo.

Da soli non si va da nessuna parte.

Senza dubbio il ricatto occupazionale e - non va sottovalutato – il paventato cambiamento dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori possono condizionarne pesantemente l’azione, sottomettendoli alla volontà aziendale e determinando maggiori livelli di sfruttamento sia dei lavoratori stessi che degli impianti (il che, inevitabilmente, produrrebbe più inquinamento e maggior rischio di infortuni).

Con la riapertura dell’AIA e per effetto dell’operato della magistratura è però possibile imporre all’ILVA, se si sarà uniti, prescrizioni molto più severe di quelle contenute nel provvedimento emanato pochi mesi fa dalla filo-aziendale ministro Prestigiacomo.

Noi pensiamo che le osservazioni all’AIA redatte da Legambiente possano essere la base per un’unità d’azione tra ambientalisti e lavoratori che vogliono cambiare la fabbrica, abbatterne i livelli di inquinamento e di insalubrità ed allo stesso tempo ripensare il modello di sviluppo preesistente.

Un percorso, quest’ultimo, tutto da costruire, senza inseguire improbabili paradisi e tenendo conto di una cornice fatta sia di gravi danni  all’ambiente e alla salute, sia di profonda crisi economica. 

Articoli correlati

  • L'azione civile inibitoria contro l'inquinamento dello stabilimento ILVA di Taranto
    Taranto Sociale
    La conferenza stampa del 3 febbraio 2025

    L'azione civile inibitoria contro l'inquinamento dello stabilimento ILVA di Taranto

    L'azione ha una funzione preventiva in quanto non attende che il danno si concretizzi completamente, ma interviene per impedirlo, partendo dal principio di precauzione, fondamentale nel diritto ambientale. L'azione legale è promossa dall'associazione Genitori Tarantini presso il tribunale di Milano.
    4 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Il ministro Urso evita il confronto sui debiti di Acciaierie d'Italia
    Ecologia
    La replica del governo ad Angelo Bonelli

    Il ministro Urso evita il confronto sui debiti di Acciaierie d'Italia

    Nella seduta odierna è stata discussa l'interpellanza urgente sui debiti ILVA presentata da Angelo Bonelli al ministro Adolfo Urso.
    24 gennaio 2025 - Fulvia Gravame
  • Vogliamo sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia?
    Ecologia
    Interpellanza urgente di Angelo Bonelli

    Vogliamo sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia?

    Se i debiti di ADI a dicembre 2022 erano pari a 4,7 miliardi di euro, a quanto saranno arrivati in due anni? Domani, 24/1/25, il ministro Urso risponderà all'interpellanza. Oggi il governo Meloni ha svuotato definitivamente il fondo per le bonifiche per garantire la continuità produttiva.
    23 gennaio 2025 - Fulvia Gravame
  • Vendola, Riva e Dio
    CyberCultura
    Esperimento con ChatGPT

    Vendola, Riva e Dio

    E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
    17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)