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Altro che "decarbonizzazione", idrogeno e forni elettrici

Nello stabilimento ILVA si consolida il vecchio ciclo produttivo con il riavvio dell'altoforno 2

Chi continua a parlare di "decarbonizzazione" dovrebbe prendere atto che quello che sta avvenendo smentisce seccamente tutta la narrativa dell'acciaio green.
18 maggio 2023

Altro che "decarbonizzazione", idrogeno e forni elettrici, in #ILVA riattivano un altro tradizionale altoforno che usa carbon coke. Ritorna il vecchio ciclo produttivo. Chi parla di nuovi cicli produttivi "verdi" sembra non vedere che la realtà concreta va in altra direzione, completamente opposta.
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TARANTO 16.5.2023 - È ripartito l’Altoforno 2 dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia a Taranto, che era fermo da luglio 2022 (dieci mesi) per interventi di manutenzione. E’ in marcia con gli altoforni 1 e 4. Questa ripartenza dovrebbe portare a una risalita produttiva.
(Gazzetta Mezzogiorno)

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Quindi altro carbon coke verrà prodotto e utilizzato per far funzionare questo altoforno 2 (l'AFO2 dove morì arso vivo Alessandro Morricella). Attualmente ILVA passa da una produzione a due altoforni (AFO1 e AFO4) a una produzione a tre (AFO1, AFO2, AFO4). Tecnicamente un altoforno produce ghisa. Per funzionare ha bisogno di minerale di ferro e carbon coke. Il carbon coke si ottiene con la distillazione del carbon fossile. E' del tutto evidente che questo ciclo produttivo comporta un uso massiccio del carbone. Se poi si considera che nella nuova autorizzazione integrata ambientale (AIA) viene richiesta la riattivazione dell'AFO5 (il più grande altoforno d'Europa) e la riattivazione delle batterie 3 e 4 della cokeria (in dismissione nel precedente piano ambientale), il quadro è completo. Taranto zona di sacrificio, il manifesto con le parole dell'ONU

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