Dopo il blitz di Greenpeace, Enel ribatte: siamo nei limiti del protocollo di Kyoto. La replica del Presidente della Regione Puglia, Vendola: «Dopo Manfredonia, bonificheremo Brindisi e Taranto»
30 novembre 2007
I lavoratori Enel a Greenpeace: «avete compiuto una grave azione»
Attivisti sono entrati nella centrale per srotolare striscioni di protesta «il carbone è il primo nemico del clima globale». Un elenco degli impianti più inquinanti. I dipendenti: «lasciateci lavorare».
"In un momento in cui l’intero sistema produttivo regionale è impegnato in uno sforzo massiccio di riposizionamento competitivo che sta mobilitando nei vari territori piccole, medie e grandi imprese, attive nel conservare o migliorare le posizioni già conquistate sul mercato interno e su quelli internazionali, destano viva preoccupazione le decisioni assunte di recente per la bonifica dell’area industriale di Brindisi e talune prese di posizione in merito al raddoppio della raffineria dell’Eni di Taranto"
28 luglio 2007
Brindisi-Taranto, asse del male. Un convegno sulle malattie tumorali
Sono necessari sforzi congiunti di tutti gli enti del territorio pugliese per individuare e prevenire le cause reali dell’esplosione di malattie da tumore registrata nell’ultimo decennio
Taranto. Siamo all’interno dell’area del porto. E proprio qui, dove il 1 maggio 2006 si è bucato un serbatoio dell’Agip, in mezzo a questi impianti, che la società spagnola Gas Natural ha chiesto l’autorizzazione alle amministrazioni locali e ai ministeri competenti di costruire un rigassificatore, impianto classificato a rischio di incidente rilevante.
Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione da Taranto. Ma il presidente della provincia di Taranto (centrosinistra) diserta l'iniziativa per via della sua posizione pro-rigassificatore. Assente anche Legambiente di Taranto, "possibilista" nella città jonica ma contraria a Brindisi.
Il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido è per il rigassificatore. Il presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico è contro. Entrambi guidano giunte di centrosinistra.
Il Wwf e PeaceLink criticano l'apertura di Legambiente sul rigassificatore di Taranto. Fronte compatto invece a Brindisi dove il 29 aprile i cittadini scendono in piazza
28 aprile 2006 - Daniele Marescotti
Sindaco e Presidente dela Provincia di Brindisi alla testa del corteo
Sabato 29 aprile alle ore 15 partirà da Taranto (Concattedrale) una corriera per partecipare alla manifestazione contro il rigassificatore a Brindisi di sabato 29 aprile. Informazioni: Assemblea permanente cittadina sull'ambiente la salute e la sicurezza tel. 099.4716012 - 3384981720. Dopo Scanzano e la Val di Susa è venuto il momento di Brindisi. A Taranto intanto prevalgono logiche ben diverse. Il centrosinistra ha nel Presidente della Provincia Gianni Florido l'alfiere del rigassificatore. Legambiente non dice no al rigassificatore e prende tempo usando per Taranto e Brindisi due pesi e due misure.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
Il silenzio delle istituzioni italiane è assordante benché essa riguardi l’evento più catastrofico immaginabile per la sopravvivenza dell’umanità. Ossia la simulazione della Nato alla guerra nucleare. Per questo motivo PeaceLink ha inviato un messaggio ufficiale alle Commissioni Difesa.
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