Durante il suo 67esimo Viaggio Globale, Peace Boat visiterà Manta, in Ecuador, il 5 e 6 Novembre 2009, per realizzare dei programmi di scambio con le popolazioni della regione ecuadoriana del Manabi e per organizzare una conferenza sulle costituzioni di pace, come quelle del Giappone, dell’Ecuador e del Costa Rica.
America Latina unita contro la sfacciataggine del governo colombiano.
Uribe attacca e poi chiede perdono. Il Nicaragua fa marcia indietro sulla rottura diplomatica
E' stata la prima donna ad occupare quel ministero in Ecuador, difendendo sempre con forza la tesi della necessità di rivedere il cosiddetto «Libro Blanco de las Fuerzas Armadas»
28 gennaio 2007 - Altercom - Agencia de prensa de Ecuador
"[...]Il mio sogno è vedere un paese senza miseria, senza bambini di strada, una Patria senza opulenza, ma con dignità e felice[...]"
Il colonnello Gutierrez aveva appoggiato l'ennesimo moto di piazza e i fortissimi gruppi indigeni ecuadoriani in cambio lo appoggiarono alle elezioni. Ma vennero traditi. E nel rogo di quel governo finì in cenere anche uno tra i più forti movimenti latinoamericani
Correa o Noboa: oggi il paese sceglie il suo presidente. Alle urne nove milioni di ecuadoriani per eleggere il nuovo presidente, dopo la cacciata popolare di quello vecchio (e degli ultimi tre). A sfidarsi al ballottaggio l'economista «chavista» Rafael Correa e il miliardario bananiero Alvaro Noboa. Sorpresa: nell'ultimo sondaggio Correa in testa
26 novembre 2006 - Diletta Varlese
Alianza Pais si ferma al 23%, Pachakutik bloccato al 2%
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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