Moro aveva rivelato alle BR l’esistenza di Gladio. Ma, tra gli enigmi, vi è la scomparsa delle registrazioni audio e degli scritti originali di Moro. Nella scoperta del covo BR di via Montenevoso (1990) sono sparite le carte in cui Moro parla della strategia antiguerriglia della Nato
Vindice Lecis
Brigate Rosse e apparati dello Stato hanno confezionato una verità "di comodo"
Commissione Moro: “Ciò che abbiamo saputo finora è una verità dicibile: servì a chiudere la stagione del terrorismo”. Tra il 1986 e il 1987 il rapporto Morucci-Sisde appare continuativo e presenta diversi aspetti di tipi consulenziale
Stefania Limiti
Il 16 marzo in via Fani c'era un alto ufficiale collegato a Gladio
Leggendo e rileggendo emerge chiaramente che furono un virus che i servizi segreti deviati lasciarono crescere in settori del movimento giovanile per farlo deragliare. L'omertà all'interno delle Brigate Rosse è imbarazzante, le contraddizioni e le bugie sono tantissime.
Avrebbe un nome il misterioso motociclista al soldo dei servizi che avrebbe partecipato all’agguato di via Fani per proteggere la fuga dei brigatisti dopo il sequestro di Aldo Moro
Dal libro di Rossana Rossanda e Carla Mosca "Brigate Rosse. Una storia italiana"
In questo passaggio il brigatista Mario Moretti dichiara di essere stato il solo a interrogare Aldo Moro durante il rapimento. Moretti glissa circa le rivelazioni di Moro su Gladio, la struttura segreta scoperta nel 1990 e che Moro descrisse alle BR negli interrogatori
Le carte in cui Aldo Moro parla della struttuta segreta Gladio non emergono nel 1978 ma nel 1990, ed erano occultate in un'intercapedine dell'appartamento di via Montenevoso
11 aprile 2020 - Alessandro Marescotti
Cosa si è scoperto oggi e cosa c'è ancora da scoprire
Mentre nel 1978 le Brigate Rosse uccidevano Aldo Moro, la mafia uccideva Peppino Impastato. Oggi, dopo tanti anni, sono emersi molti dettagli. Troppe verità scomode sono emerse. E ci sono quattro cose da dirvi.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Sociale.network