L’Italia è il primo dei sei paesi fondatori dell’UE a ratificare il trattato. La vera divisione non è tra i SI e NO ma tra coloro che sostengono il progetto di un’Europa federale in alternativa a un’Europa confederale degli Stati.
Nella sessione di oggi al Senato riprende il dibattito sulla ratifica della Costituzione europea. Europace riporta l'intervento della De Zulueta. La senatrice dei Verdi esprime un SI critico. Due le novità su cui puntare per riaprire il processo costituente: l'articolo I/47 con l'iniziativa legislativa popolare e I/443 per la convocazione di una nuova convenzione da parte del Parlamento europeo.
Presidio organizzato dal MFE a Palazzo Madama in occasione del dibattito al Senato sulla Costituzione europea a favore della sua ratifica come primo passo per la federazione europea.
La costituzione europea si può vedere come un bicchiere mezzo vuoto oppure come un bicchiere mezzo pieno. E conseguentemente parteggiare per il no oppure per il si per quanto riguarda la ratifica del trattato costituzionale. Entrambe le posizioni sono legittime.
Gli europarlamentari Cornillet e Leinen chiedono che Francia e Germania votino lo stesso giorno: l'8 maggio 2005. 60° anniversario della fine della seconda guerra mondiale.
Chi vuole compiere un altro passo avanti nella costruzione dell'Europa politica deve esprimersi senza ambiguità a favore della ratifica.
Il trattato costituzionale, sebbene imperfetto, rappresenta il primo tentativo nella storia di estendere alle relazioni tra Stati nazionali le procedure costituzionali che hanno garantito, nell'età moderna, la pacificazione interna e la formazione della società civile.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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