Comunicato Urgente in occasione delle proteste nazionali delle organizzazni popolaro honduregne contro la ratifica del Trattato di Libero Commercio da parte del Congresso Nazionale
28 dicembre 2004 - Filippo Pallotta
Diverse manifestazioni accompagnano il momento decisivo del TLC tra Stati Uniti e i paesi andini
La "Confederaciòn Nacional Campesina de Ecuador" ha convocato migliaia di uomini e donne delle campagne e delle città a partecipare alla costruzione di "un'altra integrazione possibile"
Nei giorni in cui si compiono i 512 anni di invasione dell'America Latina, il COPINH condanna le politiche di sfruttamento e morte che hanno distrutto quelle terre e si fa solidale con la difficile situazione del popolo colombiano
La Coordinadora Nacional de Resistencia Popular si oppone alla ratificazione del TLC con gli Stati Uniti e riafferma la libertà dei popoli di decidere il loro destino
In campagna elettorale Gutierrez defini' l'adesione all'ALCA come una decisione autodistruttiva, ora sembra propenso a firmare il Trattato di Libero Commercio (TLC) con gli USA, considerato come la porta per entrare nel "primo mondo"
Giorgia Meloni, durante la comunicazione alla Camera sul Consiglio europeo, ha attaccato il Manifesto di Ventotene confermando la sua avversione ai valori antifascisti e la visione nazionalista del governo che presiede.
Sulla sua pagina Facebook la Fondazione esprime forte disappunto per il clima di ostilità subito nella piazza "pro-Europa" convocata da Michele Serra. Ma la scelta di partecipare all'evento ha ricevuto molteplici critiche.
Oggi, mentre gli Stati Uniti cercano canali di comunicazione con Mosca, c'è chi in Europa reagisce con isteria mentre occorre solo gioire perché si sta allontanando lo spettro della guerra nucleare, pericolosamente sfiorata nel 2022.
"Interdizione" non è sinonimo di "interposizione". Non siamo di fronte a un'operazione di pace, ma a un intervento che, per la Russia, equivale a una dichiarazione di guerra. L'invio di truppe occidentali in Ucraina sarà considerato un atto ostile, con conseguenze militari imprevedibili.
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