Un esperto di cose militari ha chiarito: ""Gli americani non avrebbero mai colpito se ci fosse stato il rischio di provocare un disastro ambientale e una catastrofe umanitaria di cui poi sarebbero stati considerati responsabili dall’opinione pubblica interna e internazionale". Ma milioni di Homer Simpson hanno creduto nel raid dal cielo che distruggeva veramente le armi chimiche. Il danno prodotto dalla propaganda di guerra nell'opinione pubblica è incalcolabile. I cittadini sono stati considerati manipolabili a piacimento con missioni di guerra i cui effetti, se raggiunti, avrebbero provocato lo sterminio della popolazione che i raid si proponevano di proteggere.
15 aprile 2018 - Alessandro Marescotti
Stanotte Usa, Francia e GB hanno violato il diritto internazionale
L'Italia nella Costituzione, all'articolo 11, stabilisce che la guerra va ripudiata come strumento di risoluzione delle controversie internazionale e quella che è avvenuta recentemente (l'uso presunto di armi chimiche) è una controversia internazionale che va risolta con ispezioni imparaziali e non con i missili. Non osiamo immaginare quali conseguenze potrebbero causare quei missili se effettivamente colpissero un deposito di armi chimiche.
Il giornalista Maurice Lemoine spiega su Le monde diplomatique il sostegno dei due paesi centroamericani a Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico
Che l'Arabia Saudita sia il co-creatore e il principale finanziatore dell'ISIS, usato per imporre l'egemonia sunnita/saudita sull'intero Medio Oriente e Nord Africa, è da tempo un segreto di Pulcinella. Ora Medea Benjamin rompe il silenzio e denuncia le connivenze, con la Casa Saud, del governo e dell'imprenditoria statunitensi.
Beppe Grillo, Salvini, Farage, Le Pen, Alba Dorata applaudono Trump, da oggi nuovo presidente degli Stati Uniti. Ma stanno applaudendo una persona che intende affossare gli accordi internazionali in campo ambientale, e che ha in programma un aumento delle spese militari statunitensi.
Nelle presidenziali cilene, la candidata del Partito Comunista Jeanette Jara in lieve vantaggio sul filopinochettista José Antonio Kast al primo turno, ma al ballottaggio del 14 dicembre è assai probabile un’alleanza tra le destre conservatrici ed estreme che lo potrebbe portare alla Moneda
La violentissima operazione scatenata dal governatore bolsonarista dello stato, Cláudio Castro, del 28 ottobre scorso, aveva solo fini propagandistici ed elettorali
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