USA: le cattive notizie le costruiamo noi...
I vertici dell' amministrazione Bush hanno spesso lamentato che la copertura delle notizie sull' Iraq si focalizza troppo su eventi negativi e non riesce a dedicare attenzione agli sviluppi positivi. Ne aveva parlato ampiamente di recente Norman Solomon in un articolo su Zmag.org (in italiano è qui: http://www.zmag.org/Italy/solomon-cattivenotiziemedia.htm), ma - paradossalmente - è lo stesso entourage di Bush a promuovere campagne di propaganda in cui si ingigantisce il ruolo di Al-Qaeda nel paese.
Ne dà notizia Thomas E. Ricks in un articolo sul Washington Post: "I militari Usa conducono un programma PSYOP per ingrandire il ruolo del leader di al-Qaeda in Iraq", tradotto in italiano su informationguerrilla.
Gli sforzi, scrive il giornalista,'''sono destinati a rendere il suo profilo in modo che qualche ufficiale dell'intelligence militare tenda a sovrastimare la sua importanza e aiuti l'amministrazione Bush a legare la guerra all'organizzazione responsabile degli attacchi dell'11 settembre 2001.
La campagna Zarqawi - prosegue Ricks - è stata discussa in molti documenti militari interni. "Demonizzare Zarqawi/risposta all'incremento della xenofobia" afferma un briefing militare Usa del 2004. Vi si elencano tre metodi: "operazioni nei Media", "Special Ops (626)" (in riferimento alla Task Force 626, una unità militare U.S. d'elite assegnata soprattutto alla caccia in Iraq di ex-ufficiali del governo di Hussein) e "PSYOP" il termine militare U.S. per propaganda...
La campagna di propaganda dei militari è stata ampiamente diretta sugli iracheni, ma sembra che abbia tracimato verso i media USA. Una slide di un briefing riguarda le "comunicazioni strategiche" U.S. in Iraq, preparate per il Gen. George W. Casey Jr., comandante supremo U.S. in Iraq, che descrive la "Opinione pubblica interna" come una dei sei maggiori scopi della guerra americana''.
- http://www.informationguerrilla.org/washington-post-i-militari-usa-conducono-un-programma-psyop-per-ingrandire-il-ruolo-del-leader-di-al-qaeda-in-iraq/
Vedi anche: Who is behind "Al Qaeda in Iraq"? Pentagon acknowledges fabricating a "Zarqawi Legend" di Michel Chossudovsky (qui: http://www.uruknet.info/?p=m22668&hd=0&size=1&l=x).
Articoli correlati
- Le trappole dell'Intelligenza Artificiale
Sarebbe una fake new la lettera del Presidente del Burkina Faso Traoré a Papa Leone XIV
Circola un video in cui il presidente Traoré pronuncia un duro discorso anticolonialista. Utilizzando una funzione di "deep research" dell'Intelligenza Artificiale siamo riusciti a verificarne la veridicità e a scoprire che sarebbe una fake new forse generata con l'Intelligenza Artificiale stessa.18 maggio 2025 - Redazione PeaceLink - La verità scomoda sull’informazione di guerra
Le fake news che intossicano l’Europa
Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da farci è un’altra: perché i leader europei sono stati intossicati dalla loro stessa disinformazione? Paradossalmente l’Europa è stata ingannata dalle sue stesse frottole sulla "vittoria militare".24 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - Terza puntata dall'Odessa del fotoreporter Mauro Carlo Zanella
Ucraina, una guerra che l’Unione Europea poteva evitare, ma ha alimentato
La guerra in Ucraina ci porta indietro di oltre cent’anni, alla Prima Guerra Mondiale: le città sostanzialmente al sicuro, dove si prova a continuare a vivere una vita normale e i ragazzi in trincea a morire per conquistare o difendere la striscia di terra contesa.29 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella - Il racconto natalizio di un inviato in Ucraina
Natale a Odessa
La mattina di Natale mi sono svegliato nel buio più totale. Fortunatamente un amico pacifista mi aveva regalato una minuscola torcia che fa una luce incredibile; senza di essa sarebbe stato problematico vestirsi e scendere le ripide scale in fondo al corridoio.28 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella
Sociale.network