Stop War, resistenze mediatiche.
21.03.03 - Neural.it
Stop War, resistenze mediatiche.
Che il fronte mediatico della guerra sia importante come quello reale, lo dimostra
l'inusitato
spiegamento di forze dei grandi network che hanno puntato soprattutto in
rete i maggiori investimenti. In Italia, la RAI ha addirittura aperto un dominio
di terzo livello (www.obiettivoiraq.rai.it),
come si trattasse dei campionati del mondo di calcio, e tutti si affannano ad
aprire sezioni speciali nei siti in cui seguire le notizie 'minuto per minuto'.
Di contro, in barba alle bugie mediatiche delle 'bombe intelligenti' e alle
affermazioni del generale Tommy Franks dell'US Central Command ('Noi non conteremo
i corpi dei nemici'), è stato creato il sito 'Iraq
Body Count, che include un banner di varie dimensioni liberamente scaricabile
e continuamente aggiornato al numero dei morti civili iracheni in seguito ai
bombardamenti. Il banner, infatti, è dotato di un counter che riporta
una cifra minima (quella ufficiale degli USA) e una massima (quella ufficiale
irachena) attraverso cui avere un'idea della verità. In Italia è
Peacelink ad ospitare un Mediawatch
rivolto alla segnalazione di tutte le informazioni false, faziose, parziali
o inesatte sia sulla guerra in corso sia su altri conflitti presenti o passati.
Del resto sono stati gli stessi USA a spargere in territorio iracheno centinaia
di migliaia di volantini stampati che cercano di addomesticare la popolazione
locale, nè ci sono state grosse segnalazioni di defacement di siti ufficiali
a parte quello
della American Academy of Diplomacy. E fra le prese di posizione anti-guerra
estetiche ed artistiche vanno senz'altro segnalati i Futurefarmer,
che hanno capitanato 140 homepage di designer di tutto il mondo cambiando la
splash page d'ingresso col titolo 'No blood for oil and profit', e pure all'interno
della sessione fiorentina del 21 Marzo della Unesco Day of Poetry, curata da
Caterina Davinio (Technopoetry
for Peace), saranno esposti video, immagini digitali e poesie visuali contro
la guerra realizzate da decine di artisti di tutto il mondo.
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