E' fondamentale smontare la propaganda bellica che sta costruendo allarmi per creare un clima di paura e di scivolamento verso l'escalation militare. In allegato a questa pagina web vi sono le slide sull'allarme "droni" sull'Europa e sui presunti sconfinamenti russi.
8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
Scuola: i concetti, la pratica dell’educazione per una cittadinanza attiva e globale
Evidenziamo alcuni ambiti specifici di miglioramento dell’educazione formale e proponiamo i seguenti punti per l’educazione alla cittadinanza attiva e globale
Il 2015 è stato dedicato dal Papa alla vita consacrata. Proviamo a entrare in un convento. Per scrutare gli orizzonti e il futuro della vita religiosa.
Intervista a suor Pina Riccieri.
Patrizia Morgante
La principale impresa di comunicazione del paese sotto accusa per aver evaso le tasse
Nei giorni scorsi due importanti notizie di cronaca giudiziaria tra Roma e Palermo sfiorano l'Abruzzo. Ma i collegamenti con la nostra Regione appaiono "non visibili". E stamattina un nuovo maxi sequestro conduce dritti dritti ad opere di metanizzazione avvenute vent'anni fa...
Come la stampa di lingua inglese ha trattato i risvolti del caso Ilva (elaborazione in inglese nella prima parte, rielaborazione in italiano nella seconda parte)
Muore un militare, e ne parlano tutti... e i morti sul lavoro (civili)?
Idem per le emergenze sanitarie: tante "psicoepidemie", ma siamo sicuri che il batterio killer sia la malattia di cui dobbiamo preoccuparci?
Ha senso usare la parola "pace" per descrivere ciò che tentano di fare i presidenti di Israele e dell'ANP? Quali prospettive reali si aprono con questi "negoziati"?
15 settembre 2010 - Lorenzo Galbiati
Il nostro Paese è al 49° posto della graduatoria della libertà di stampa stilata da RSF.
Il relatore speciale sulla libertà di espressione dell'Onu critica il ddl sulle intercettazioni e auspica, nel 2011, una missione delle Nazioni Unite in Italia per monitorare la situazione.
13 luglio 2010 - Giancarlo Briguglia
Ecco gli editoriali di alcune testate giornalistiche. Peacelink ricorda le parole di Galileo e di Pereira.
L'ultima sparata del team di Mario Giordano scatena un incidente diplomatico con l'ambasciata di Romania in Italia, e perfino una "guerra mediatica" su Wikipedia.
Lunedì la docufiction su Canale 5. Oltre che far riflettere sulla natura dell'uomo, il massacro dovrebbe far riflettere sulla situazione del giornalismo in Italia
Ieri sera mi ha chiamato mia sorella: disperata, chiedeva un intervento nella mia veste professionale di fisico nucleare per aiutare sua figlia (13 anni, terza media inferiore) a comprendere il testo sul quale sarà interrogata prossimamente
Il disastro incontrato da Bush junior è anche il fallimento di un modo di intendere la politica che da diversi anni gli Stati uniti hanno esportato in tutto il mondo. Il manifesto incontra Marcus Raskin, uno dei protagonisti dei movimenti per la pace americani degli ultimi decenni
In occasione della giornata del 10 marzo "Dai voce alla pace" offriamo questo contributo che è stato pubblicato questo mese sul mensile di Pax Christi "Mosaico di Pace".
E' in atto una corsa tecnologica, presentata come un investimento per la “difesa del futuro”, che rischia di impegnare risorse economiche enormi per i prossimi decenni, sottraendole allo stato sociale e alle urgenze ambientali. Vediamo cosa avranno di fronte i parlamentari italiani.
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
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