Taranto Sociale

La parola ai consulenti della difesa

Processo per i morti da inquinamento a Taranto: ex deputato dell'Ulivo nel collegio difensivo degli industriali

Ricomincia a Taranto il processo alla grande industria, difesa, fra gli altri, dall'ex deputato Rocco Maggi, già sottosegretario dell'Ulivo. I difensori della grande industria tarantina hanno un precedente "artistico" in Walter Scotti, già portavoce dei Verdi locali. Ma non è finita qui: per il suo centenario la CGIL si è fatta sponsorizzare dall'Ilva
10 ottobre 2006

A Taranto siamo assediati dalle notizie più strane che ci sbucano fra le pagine del giornale come se niente fosse.

Leggete qui.

"E’ ricominciato ieri mattina il processo alla grande industria. Ilva e Agip sono finite ancora una volta in Tribunale, questa volta per l’inquinamento ambientale. Hanno deposto i consulenti della difesa dell’Ilva e dell’Agip e l’udienza è stata aggiornata a lunedì prossimo. Nelle precedenti udienze, il procuratore aggiunto Franco Sebastio ha chiamato a deporre anche il consiglio di circoscrizione dei Tamburi (il quartiere maggiormente interessato all’emissione di polveri e fumi) ed esponenti istituzionali. Ieri, era presente in aula anche il collegio difensivo formato, fra gli altri, dagli avvocati Egidio Albanese, Cesare Mattesi e Rocco Maggi". (Corriere del Giorno 10/10/06)

Che c'è da notare?

Certo, è positivo che ritornino nell'aula degli imputati i grandi gruppi industriali che hanno inquinato Taranto.

Ma le cose interessanti per chi va a caccia di notizie si annidano nelle ultime righe, anzi nelle ultime due parole.

Chi è infatti Rocco Maggi?

Oggi apprendiamo che è nel collegio che difende la grande industria accusata di inquinamento ambientale. Ma in passato l'avv. Rocco Maggi è stato deputato locale dell'Ulivo e anche sottosegretario alla Giustizia. Si è occupato di ambiente presentando una brevissima interrogazione a proposito dell'inquinamento a Taranto. E sulle pagine web della Camera leggiamo la sua dichiarazione del 2 giugno 1999: "Poiché è evidente che campagne di stampa e varie associazioni ambientali evocano periodicamente presunte forme di inquinamento, è quanto mai opportuno che queste siano accertate in concreto e non solo presunte, con il rischio di creare un facile e suggestivo allarmismo".
Fonte: http://web.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed547/s280.htm

Quindi l'aumento del 100% dei morti per cancro a Taranto e i 1200 decessi per neoplasie nella provincia registrati dal bollettino epidemiologico ogni anno sono probabilmente... "suggestivo allarmismo".

Ma Rocco Maggi non è da solo.

In passato a Taranto il portavoce dei Verdi locali, Walter Scotti, divenne anch'egli difensore della grande industria. Ma, essendo pittore e non avvocato, si limitava a frasi come questa: "Oggi si fa ricadere su Riva la responsabilità di aver contribuito a far aumentare le neoplasie polmonari; non solo, ma tutte le disgrazie sono da attribuire all'azienda privata. Mi sembra strano che il gruppo Riva non sia ancora ritenuto l'unico responsabile del buco nell'ozono!"
E attaccava gli ecologisti firmandosi "portavoce dei Verdi" (qualche informazione è su http://lists.peacelink.it/taranto/msg00013.html).

Oggi Walter Scotti non è più portavoce dei Verdi, per fortuna. Ma si è spesso firmato "ex portavoce dei Verdi".

Tuttavia le notizie strane non finiscono qui: infatti per il suo centenario la CGIL si è fatta sponsorizzare dall'Ilva.

Lo abbiamo appreso quando siamo andati a Bari per la questione del rigassificatore "sgridando" l'assessore regionale rifondarolo all'ecologia Michele Losappio per aver accettato la sponsorizzazione della Gas Natural (che vorrebbe costruire a Taranto il rigassificatore) e dell'Ilva. Ma siamo stati "sgridati" anche noi. Infatti Losappio, dopo aver ascoltato con disappunto le nostre critiche, si è alzato con un foglio in mano e ha detto: "Vedete, anche la CGIL si fa sponsorizzare dall'Ilva!" E ha mostrato l'inserto regionale della Repubblica del 16 settembre 2006, pagina VIII, in cui la "Cantata dei cent'anni" della CGIL a Bari (musica di Nicola Piovani e versi di Vincenzo Cerami) era sponsorizzata da Alenia Aeronautica, Fincantieri, Finmeccanica e Ilva. Lo schieramento d'attacco dell'industria pacifista italiana e la più ecosostenibile delle aziende in loco. Gulp, che piacevole sorpresa!

Articoli correlati

  • "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
    Taranto Sociale
    Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink

    "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"

    “Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
    13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA
    Ecologia
    E' stata consegnata una lettera al Prefetto di Taranto

    ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA

    Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.
    12 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
    Taranto Sociale
    Lettera a PeaceLink dal quartiere Tamburi

    Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile

    Vi chiedo, come associazione storicamente impegnata nella difesa dell’ambiente e della salute, di:Intensificare la pressione pubblica e legale sulle autorità italiane affinché siano sospese tutte le attività industriali incompatibili con la tutela ambientale e sanitaria.
    28 luglio 2025 - Giovanni Russo
  • Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA
    Ecologia
    Impietosi i dati che emergono dall’analisi delle emissioni inquinanti convogliate dai camini ILVA

    Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA

    Gli stessi dati ufficiali dell’Accordo di Programma smentiscono la narrazione secondo cui saremmo a non passo dalla svolta green dell’ILVA. Per sei anni avremmo un aumento dell’inquinamento, con rischi sanitari non calcolati per bambini e soggetti fragili.
    28 luglio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)