PeaceLink: esposto su diossine nel formaggio
Nel formaggio, spiega l'associazione, i livelli di diossine sono risultati pari a 4,28 picogrammi per grammo di grasso, rispetto a un limite di 3 picogrammi consentito dalla legge. La somma delle diossine e dei Pcb (policlorobifenili) riscontrata nel formaggio è risultata di 19,5 picogrammi contro un limite di legge pari a 6 picogrammi.
Con la conferenza stampa organizzata oggi a Taranto, l'associazione Peacelink ha voluto "sensibilizzare cittadini e istituzioni sul problema dei rischi alimentari derivanti dalla contaminazione di sostanze dannose per la salute, non certo - spiegano - per lanciare un allarme generalizzato". Secondo Peacelink, è possibile operare per delimitare le aree di pascolo delle greggi, fare un campionamento dei terreni adiacenti alle zone industriali, individuare le fonti di emissione di inquinanti e decidere dove fare pascolare il bestiame.
"Sappiamo - afferma Peacelink - che l'Ilva di Taranto produce il 90,3% di tutta la diossina industriale italiana stimata e archiviata nel registro Ines (Inventario nazionale delle emissioni e delle loro sorgenti). I dati 2005 mettono la città di Taranto al primo posto per l'emissione di queste sostanze".
"E proprio in tema di diossine - proseguono - Taranto è una città strettamente legata a Brescia, dove è stato prodotto gran parte del Pcb (Caffaro) contenuto all'interno dei trasformatori elettrici utilizzati da società come l'Italsider e l'Ilva". Nel 2005, sottolineano dall'associazione, sono 93 i grammmi di diossine prodotti dalla città di Taranto sul totale nazionale di
103 grammi. Livelli troppo alti considerando che l'Unione europea consente un'emissione di 0,4 nanogrammi a metro cubo, mentre "lo scorso anno - afferma Peacelink - si sono registrati ben 4 nanogrammi a metro cubo".
Le diossine, precisano da Peacelink, si acquisiscono principalmente attraverso l'alimentazione (98%, in particolare da pesci, carni e latticini) e l'inalazione (2%). Considerando i livelli riscontrati dal laboratorio di Lecce, un bambino del peso di 20kg non potrebbe ingerire oltre 2 grammi di quel formaggio perché altrimenti supererebbe la dose giornaliera.
Articoli correlati
- Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025
Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA
Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - Le parole sbagliate del ministro delle imprese Adolfo Urso
Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa
I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
"Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
Sociale.network