Taranto, l'Ilva non è il «male assoluto»
Le preoccupazioni espresse da Vito Bruno nel suo editoriale di venerdì 4 e riguardanti la necessità che i controlli sulle emissioni di diossina all'Ilva di Taranto siano rigorosi meritano condivisione e approfondimento di analisi e di proposte.
Intanto, le Istituzioni preposte a quei controlli, in primo luogo l'Arpa, sono al lavoro con l'azienda - nella piena distinzione delle rispettive responsabilità - con procedure di rilevazione e tempistiche precise per monitorare costantemente quelle emissioni e, soprattutto, la loro riduzione.
E' appena il caso di ricordare, inoltre, che l'Ilva è assistita in questo specifico impegno dal Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, e dai suoi esperti, e che sta sperimentando l'impiego dell'urea per abbattere la diossina emessa in atmosfera.
Circa i limiti consentiti dalle norme in vigore, se essi dovranno essere mutati restrittivamente, sarà il Parlamento a deciderlo: ma l'impegno dell'impresa a ridurre già oggi quei tassi è massiccio, ed è oggetto dell'attività di verifica da parte dei soggetti a ciò deputati.
E' significativo, comunque, che Bruno affermi che non si vuole affatto in tal modo "dichiarare guerra alla civiltà industriale". Quante caldaie di condomini, infatti, sono in regola e vengono periodicamente controllate secondo le norme vigenti ? E quante bruciano ancora olio combustibile ? E chi le controlla, ne risponde alle Autorità competenti? E la stampa vigila perché questo accada? E le polveri sottili del traffico automobilistico cittadino quante volte superano le soglie di allarme ? Esistono, quante sono e dove sono dislocate quelle centraline a Taranto? Ci si augura naturalmente di sì, ma perché fanno notizia solo le polveri del parco minerali dell'Ilva e le emissioni dei suoi camini? Le altrui negligenze, sciatterie, o vere e proprie omissioni - ove esistenti e registrate, è chiaro - non dovrebbero essere segnalate con eguale ed immediata evidenza?
E poi, ancora, sui livelli (a volte precari) di igiene pubblica, sul rischio della mancanza d'acqua, e sulla mancata realizzazione del dissalatore del Chidro a Manduria - che priverà l'area ionica chissà per quanto tempo di un apporto di risorse idriche assolutamente necessario a soddisfarne i bisogni - nessuno ha da lamentare o denunciare inefficienze, approssimazioni, estremismi ambientalisti e immotivati dinieghi di amministratori locali? Insomma, solo l'Ilva e le altre grandi fabbriche della città devono rispettare, com'è giusto che sia, norme, parametri, divieti e quant'altro? E tutti gli altri no?







Articoli correlati
Grazie al sostegno dei cittadiniSette associazioni hanno impugnato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell'ex ILVA
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.23 ottobre 2025 - Redazione
Resoconto della Tavola Rotonda promossa dalla Società Italiana di Sociologia Economica (SISEC)“Territori e transizioni: riflessioni a partire dall’esperienza di Taranto”
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.16 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
Fondatrice della compagnia teatrale Instabili VagantiPremiata la regista tarantina Anna Dora Dorno
L'artista è stata premiata insieme a figure di spicco del panorama artistico e culturale mondiale, tra cui la ricercatrice e attivista libanese Hanan Al-Hajj Ali e l’attrice egiziana Farida Fahmy.29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
Gli impegni ambientali del sindaco di Taranto"Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale"
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".16 settembre 2025 - Alessandro Marescotti


Sociale.network