Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Richiesta la decretazione d'urgenza a Taranto dopo VDS inaccettabile a 6 milioni di t/a

Ex Ilva: Legambiente, Governo riduca produzione di acciaio del 50%

Legambiente chiede un dimezzamento dell'autorizzazione AIA da 6 a 3 milioni di tonnellate annue. E richiede una nuova valutazione del danno sanitario (VDS) preventiva per scongiurare a priori la possibilità di nuovi malati e morti attribuibili ai processi produttivi.
7 luglio 2021
AGI (Agenzia Giornalistica Italia)

ILVA

Ex Ilva: Legambiente, Governo riduca produzione del 50%
Pubblicato: 07/07/2021 11:16


(AGI) - Taranto, 7 lug. - “Crediamo necessario ed urgente che il Governo disponga una integrazione della Valutazione del Danno Sanitario volta ad appurare la produzione annua di acciaio realizzabile in base all'attuale quadro emissivo dal siderurgico di Taranto da parte di impianti oggetto di rilevanti interventi prescritti dall'Aia ancora inattuati, a partire da quelli relativi alle cokerie da cui notoriamente provengono emissioni di sostanze tra le più nocive di quelle prodotte dallo stabilimento”. Lo dice Legambiente in una lettera inviata al premier Mario Draghi e ai ministri della Transizione Ecologica, Salute, Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali, infine Sud e Coesione Territoriale, cbhiedendo il dimezzamento della produzione di acciaio a Taranto. Firmata per Legambiente dal presidente nazionale Stefano Ciafani, da Ruggero Ronzulli, presidente regionale della Puglia e Franco Lunetta, presidente di Taranto, la lettera è stata diffusa stamattina a poche ore dall’incontro che oggi alle 17 il ministro Mara Carfagna avrà in video call con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e alla vigilia del vertice di domani sull’ex Ilva al Mise, alle 12, presieduto dal ministro Giancarlo Giorgetti, presente il ministro Andrea Orlando.
In attesa “della realizzazione di tale integrazione - scrive Legambiente su ex Ilva - chiediamo che il Governo, con decretazione d'urgenza, abbatta in via prudenziale del 50% la capacità produttiva massima attribuita agli impianti attualmente in uso, portandola da 6 a 3 milioni di tonnellate annue”. (AGI)

TA1/ADV
Ex Ilva: Legambiente, Governo riduca produzione del 50% (2)
Pubblicato: 07/07/2021 11:16

(AGI) - Taranto, 7 lug. - “Si tratta di misure a nostro avviso indispensabili - afferma Legambiente - per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini di Taranto e per restituire loro una fiducia nello Stato gravemente compromessa da un decennio segnato dalla continua proroga delle scadenze stabilite dalle prescrizioni Aia, che la pur giusta e importante decisione di segno inverso recentemente assunta per la batteria 12 delle cokerie non può cancellare”. Secondo Legambiente, “qualunque nuovo Piano industriale posto a base di un processo di decarbonizzazione che porti in tempi ragionevoli - e non biblici - alla fine del ciclo integrale basato sul carbone prevedendo da subito, insieme a forni elettrici, l'avvio della rivoluzione dell'idrogeno verde per la produzione di acciaio, debba essere sottoposto al vaglio di una scrupolosa valutazione preventiva dell'impatto ambientale e sanitario tale da scongiurare a priori la possibilità di nuovi malati e morti attribuibili ai processi produttivi”.
L'altra "grande questione” su cui Legambiente sollecita al Governo “attenzione ed interventi che, anche in questo caso con urgenza, segnino una discontinuità con il passato è la bonifica dei suoli, della falda e dei fondali marini contaminati da decenni di sversamenti, non solo dell'ex Ilva, con particolare riguardo al Mar Piccolo di Taranto, da un lato, ed alle aree rimaste nelle disponibilità dei commissari di Ilva in amministrazione straordinaria dall'altro”. (AGI)

TA1/ADV
Ex Ilva: Legambiente, Governo riduca produzione del 50% (3)
Pubblicato: 07/07/2021 11:16

(AGI) - Taranto, 7 lug. - Sul Mar Piccolo, dice Legambiente, “crediamo sia giunto il momento di passare dagli studi e dalle analisi ai fatti, utilizzando le risorse già stanziate, ed altre cui si potrebbe attingere attraverso l'utilizzo dei fondi europei del Just Transition Fund, per avviare la bonifica delle aree destinate alla mitilicultura e di quelle in cui sono già previsti importanti interventi territoriali”. Inoltre, si afferma, “anche per le aree e per le operazioni di bonifica affidate ai commissari straordinari di Ilva in as c'è estremo bisogno di un cambio di passo, a partire dalla comunicazione al territorio, ai cittadini, di quel poco che è stato fatto finora, degli interventi programmati, dei loro tempi ed esiti attesi”. “Finora - afferma Legambiente - questa comunicazione non è avvenuta e i cittadini ignorano quante delle cospicue risorse rivenienti dalla famiglia Riva e destinate alla bonifica siano state già spese, e per fare cosa, quante impegnate, quante ancora in attesa di una destinazione, e con quali ricadute sul territorio e sull'ambiente”. (AGI)
TA1/ADV

Note: Vedere
Anche 6 milioni di tonnellate di acciaio sono troppe
https://www.peacelink.it/ecologia/a/48489.html

Articoli correlati

  • Si fa presto a dire
    Laboratorio di scrittura
    Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA

    Si fa presto a dire

    Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
    18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
    Ecologia
    Comunicato stampa con allegati

    La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva

    Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
    18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
    Ecologia
    Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia

    Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto

    Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.
    11 luglio 2024 - AGI
  • Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
    Ecologia
    Piccolo Bignami per chi si fosse perso

    Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA

    La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
    25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)