Oggi Gaetano Barbato, responsabile del Wwf di Taranto e componente del Comitato contro il rigassificatore di Taranto, leggerà al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa lettera aperta nell'ambito della presentazione del progetto di raddoppio della raffineria di Taranto. I vertici aziendali dell'ENI hanno infatti inviatato il Wwf a partecipare e, se sarà consentito parlare, queste saranno le cose che ascolteranno. Alla presentazione del progetto saranno presenti anche gli assessori Massimo Ostillio e Michele Losappio.
12 febbraio 2007 - Alessandro Marescotti
Il Commissario Prefettizio Blonda invece aveva "stoppato" il Piano Regolatore Portuale in data 25 agosto 2006 perché il rigassificatore era previsto a ridosso della città
All'interno del Piano, che ora si vorrebbe approvare in tutta fretta, spunta il rigassificatore, senza che la città ne sappia nulla. I giochi di potere in corso sembrano un "blitz preventivo" per fare trovare un "atto compiuto" al prossimo Presidente dell'autorità portuale, Michele Conte, notoriamente contrario alla collocazione dell'impianto all'interno del porto e vicino alla città
L'accorato appello rivolto all'Assessore all'ECologia della Regione Puglia affinchè valuti con la dovuta attenzione la delicata questione rigassificatore
Ancora una volta si parla di Taranto per una scelta industriale da pagare a carissimo prezzo. Stavolta occorre che la parte sana della città si opponga ad una proposta che continua a fare di Taranto il solito porto franco in cui tutto diventa possibile e tutto viene tollerato.
Il sottosegretario ha assicurato che verrà mantenuto il dialogo con i cittadini e che non vi saranno prove di forza. L'incontro si è tenuto nella prefettura di Taranto. Di fronte alla Prefettura un presidio con cartelloni e slogan ha manifestato il NO all'impianto
21 gennaio 2007
"Nessuno, pertanto, è oggi in grado di dire che Taranto dispone di condizioni adatte a quell’impianto, ma neanche di negarle", scrive l'Assessore all'Ecologia della Regione Puglia
Le destre a Taranto hanno creato un processo in qualche modo pre-orientato di distribuzione indiscriminata di ricchezza, c'è stato insomma un saccheggio vero e proprio ai danni della cittadinanza, dell’elettorato su quale forse anche coloro che lo hanno voluto e realizzato non hanno riflettuto a sufficienza
Nella Regione c'è pochissima trasparenza come documentano le informazioni che abbiamo inserito su www.tarantosociale.org Mettere sul web della Regione le informazioni sulla Valutazione di Impatto Ambientale è un miraggio. Pochi giorni fa l'assessorato all'Ambiente ha risposto che non è in grado di fornire in formato digitale i verbali del Comitato Tecnico Regionale sul rigassificatore di Taranto. L'obiettivo della trasparenza sembra fallire di fronte ad una sorda resistenza che trasforma le istituzioni in un bunker da difendere.
Lei scrive. "Se un incidente (improbabile quanto volete, ma non impossibile) facesse saltare in aria 280mila metri cubi di gas, lì, a 775 metri di distanza, prenderebbero fuoco milioni di metri cubi di benzina. Taranto, coi suoi duecentomila tarantini, farebbe la fine di Pompei".
26 novembre 2006 - Alessandro Marescotti
Accolte varie osservazioni critiche inviate dal Comitato contro il rigassificatore di Taranto
La Commissione di Valutazione d’impatto ambientale ha chiesto quaranta integrazioni al progetto presentato da Gas Natural. La società dovrà rispondere entro il primo dicembre. Allegata a questa pagine web c'è il testo integrale delle 40 osservazioni ministeriali sulle "criticità" del rigassificatore di Taranto. Le reazioni in città
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