In questi giorni la città è invasa da una misteriosa puzza di gas di cui non si conosce la natura. Vane sono le domande alle autorità preposte circa l'origine. Il sistema di monitoraggio è carente e non fornisce risposte certe. Se le premesse sono queste, non riusciamo a capire come enti locali come la Provincia possano aver dato il loro benestare alla realizzazione a Taranto del rigassificatore, impianto che andrebbe ad appesantire ulteriormente la già massiccia concentrazione di stabilimenti industriali ad alto rischio.
Anche i commercianti appoggiano l’appello del Comitato contro il rigassificatore di Taranto. Legambiente e Cgil non aderiscono al corteo ma ammettono: "Allo stato attuale l’ipotesi di localizzazione di un rigassificatore a Taranto non risulta accettabile"
A Taranto il segretario dei DS non ha dato il permesso di raccogliere le firme nella Villa Peripato dove si svolgeva la Festa. Raccolte ugualmente 500 firme all'ingresso.
Ovvero: come dare via libera al rigassificatore a Taranto in barba alla Costituzione italiana, allo Statuto provinciale, alla Convenzione di Aarhus e alla sicurezza della popolazione. La gestione deludente della giunta Vendola (Regione) e la gestione autocratica della giunta Florido (Provincia) privano i cittadini dei propri diritti di informazione, controllo e intervento. Assistiamo al funerale della cittadinanza attiva e della stessa idea di democrazia partecipata. PeaceLink lancia con questo dossier una campagna di informazione nazionale finalizzata a bloccare ogni assenso della Regione Puglia al rigassificatore di Taranto e a riaprire una corretta gestione della Valutazione di Impatto Ambientale, gravemente compromessa dai fatti che leggerete in questa pagina web
23 agosto 2006 - Alessandro Marescotti
Il terminal di GNL da realizzare a Taranto insisterebbe su un’area considerata, ai sensi dell’art. 1 della legge n. 426 del 9 dicembre 1998, sito ad elevato rischio ambientale
Stiamo svolgendo un ruolo di supplenza rispetto ad Istituzioni ed altri soggetti che poco o nulla hanno esaminato e valutato il progetto. Abbiamo più volte richiesto formalmente a Comune e Provincia di aprire un tavolo di confronto locale pubblico e trasparente con le forze sociali e le associazioni ambientaliste, senza sortire alcun esito da parte degli enti locali.
AL COMITATO PROMOTORE HANNO GIA’ ADERITO:
LIPU – ITALIA NOSTRA – PEACELINK – TARANTO SOCIALE – IL CORMORANO – WWF – ASSEMBLEA PERMANENTE SULL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA – COMITATO DI QUARTIERE CITTA’ VECCHIA – TARANTOVIVA - UIL - CONF. COBAS – P.R.C. PROVINCIALE – COMUNISTI ITALIANI FEDERAZ. PROVINCIALE - VERDI – VARI CITTADINI.
17 maggio 2006
Sarebbe bastata una scintilla per provocare una esplosione come quella recente di Priolo
Leo Corvace, portavoce del ''no'': ''In molti hanno bisogno della loro piccola Chernobyl per rendersi conto della realtà''. Trentacinque milioni di litri di greggio mettono a rischio la città
Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione da Taranto. Ma il presidente della provincia di Taranto (centrosinistra) diserta l'iniziativa per via della sua posizione pro-rigassificatore. Assente anche Legambiente di Taranto, "possibilista" nella città jonica ma contraria a Brindisi.
Il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido è per il rigassificatore. Il presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico è contro. Entrambi guidano giunte di centrosinistra.
Il Wwf e PeaceLink criticano l'apertura di Legambiente sul rigassificatore di Taranto. Fronte compatto invece a Brindisi dove il 29 aprile i cittadini scendono in piazza
28 aprile 2006 - Daniele Marescotti
Sindaco e Presidente dela Provincia di Brindisi alla testa del corteo
Sabato 29 aprile alle ore 15 partirà da Taranto (Concattedrale) una corriera per partecipare alla manifestazione contro il rigassificatore a Brindisi di sabato 29 aprile. Informazioni: Assemblea permanente cittadina sull'ambiente la salute e la sicurezza tel. 099.4716012 - 3384981720. Dopo Scanzano e la Val di Susa è venuto il momento di Brindisi. A Taranto intanto prevalgono logiche ben diverse. Il centrosinistra ha nel Presidente della Provincia Gianni Florido l'alfiere del rigassificatore. Legambiente non dice no al rigassificatore e prende tempo usando per Taranto e Brindisi due pesi e due misure.
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