L’accordo sulla diossina riporta un po’ di sereno in una città costretta a condividere le sorti del colosso industriale. Gianni Alioti (Responsabile ufficio Ambiente-salute-sicurezza della Fim-Cisl nazionale): «Un’azienda che non rinnova le tecnologie di processo non ha futuro».
La maledizione del petrolio si abbatte sulla Basilicata. Dopo la bufera sulle tangenti lucane ciò che resta è il danno ambientale. Chi paga le conseguenze?
Un'ordinanza di Nichi Vendola fa scattare la rivolta i primi giorni di gennaio. La Regione secondo il piano Fitto, avrebbe dovuto aprire otto nuove discariche. Ma non tutto è andato per il verso giusto.
Ormai è chiaro, alla lobby nucleare servono incentivi governativi per sopravvivere. Il numero di centrali da costruire in dieci anni è un’utopia e non c’è nessuna sicurezza sul risparmio in bolletta; una sola certezza: verranno utilizzati i fondi del CIP6 previsti per le rinnovabili. Ma quando fra 10 anni l’uranio finirà e il suo costo sarà proibitivo, cosa utilizzeremo nelle centrali?
Ti scrivo questa lettera perché vorrei chiederti di sostenere questa nostra battaglia per la vita. Diversi artisti pugliesi stanno sostenendo la causa ambientalista e questo disegno di legge così contestato dai poteri forti.
Nella città dei due mari un comitato promuove un referendum sulla chiusura dello stabilimento siderurgico. Ma sull’iniziativa molti sono i dubbi: come risponderanno i cittadini? Cosa accadrà in caso di vittoria dei sì? E se invece vincesse il no?.
«La diossina dell’Ilva uccide in silenzio. Occorre far presto» Non sono mai stati così gravi e ripetuti, come negli ultimi sei mesi, gli allarmi lanciati per il capoluogo ionico. Colpa del ricatto occupazionale. Di uno scarica a barile tra governi omertosi o incapaci. E di un sindacato impotente.
Dopo il sequestro delle sedicimila tonnellate di Pet-coke da parte dei Carabinieri del NOE di Lecce all'interno dell'ILVA, a Taranto ci si chiede quanto sia pericolosa questa sostanza.
La notizia del sequestro di circa 16.000 tonnellate di pet-coke da parte dei Carabinieri del NOE all'interno dello stabilimento siderurgico di Taranto mette in discussione ancora una volta l'interminabile confronto fra industria e le istituzioni. Chiediamo che sia fatta luce su un eventuale uso di coke anche alla Cementir e che sia avviato uno screening degli inquinanti contenuti nello petcoke
10 giugno 2008 - Stefano De Pace (Associazione TarantoViva)
Riproponiamo l'intevista di TarantoSera di Sabato 17 maggio al Prof Allegrini raccontandovi in realtà chi è Ivo Allegrini. Perché TarantoSera nei giorni dell'accordo di programma propone un'intervista cosi faziosa? Arriva inoltre l'offensiva di FederAcciai al governo Italiano: Impossibili le riduzioni di CO2
L'Associazione interviene in merito alle autorizzazioni concesse ad ENI per costruire pozzi esplorativi nella zona di Foggia, in quella murgiana prima di Matera e in quella jonica, tra Ginosa e Castellaneta. «In quest’angolo di Sud intossicato dalla diossina serve un accordo per il monitoraggio degli inquinanti e il rilancio dell’intero territorio. Il monitoraggio in continuo e un «patto» con il governo per lo sviluppo delle infrastrutture nell’arco jonico. È la strada indicata da TarantoViva».
3 aprile 2008 - Stefano De Pace (Associazione TarantoViva)
In Friuli Venezia Giulia la Regione ha imposto il limite di 0,4 nanogrammi per metro cubo : da noi invece solo promesse
La scorsa settimana una testata locale di Trieste ha titolato “Diossine più che dimezzate, lo ha accertato una perizia del tribunale: i valori sono quattro volte inferiori al limite regionale”. A misurare i livelli di diossina ne sangue dei tarantini ci ha pensato un'associazione ambientalista, TarantoViva, con l’obbiettivo di sollecitare le istituzioni locali a fare un lavoro più dettagliato su un numero maggiore di persone. C’è un asse che lega Servola a Taranto
26 marzo 2008 - Stefano De Pace (Associazione TarantoViva)
La replica di TarantoViva al Professor Federico Pirro
"E' ora che l'industria accetti la sensibilità ambientale. Confindustria dovrebbe essere consapevole di questa necessità ed evitare sterili ultimatum ad una città con il cappello in mano sì, ma che vuole rinascere e che sente forte il desiderio di riappropriarsi delle proprie origini, del proprio futuro".
3 gennaio 2008 - Stefano De Pace
TarantoViva risponde agli interventi del Prof Federico Pirro
L’emergenza ambientale non ha distinzioni di territorio, non si parli di "ambientalismo da cortile" nelle nostre città che pagano da sempre un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane, all’industrializzazione selvaggia e all’inquinamento “consentito per legge”.
23 dicembre 2007 - Stefano De Pace
La Diossina al centro del dibattito proposto da TarantoViva
Stamane in un incontro con i soci di TarantoViva, il Sindaco ha confermato l’impostazione dell’assessore. “Chiederemo di rifare le norme e sarà una delle priorità con le quali ci confronteremo con il ministero dell’Ambiente a Settembre”.
11 agosto 2007 - Stefano De Pace
TarantoViva: Con l'associazionismo prospettive di cambiamento reale
Domani sera, venerdì 10 agosto, alle ore 20.30 presso il villaggio FataMorgana (Marina di Pulsano), si terrà la conferenza – dibattito “La questione ambientale e il ruolo delle Associazioni. Prospettive di cambiamento reale”.
9 agosto 2007 - Stefano De Pace
TarantoViva interviene nel dibattito lanciato dal Procuratore Sebastio
Il Procuratore Sebastio, di recente, sulle pagine del Corgiorno ha posto una domanda cruciale su quanti e quali danni siano accettabili in nome dell'attività produttiva.
1 luglio 2007 - Stefano De Pace
Lettere aperte al Presidente Vendola, inviate il 2 e il 10 Giugno 2007
Nichi, Taranto è ormai una città col cappello in mano, depredata di se stessa, immobile, col fiato sospeso, adagiata su terra di metalli pesanti. Ho letto un tuo libro di recente e mi ci sono ritrovato, ci ho ritrovato la mia città, i miei spazi, quelli negati ai miei concittadini.
Stefano De Pace
Il Porto dovrà essere inteso come possibilità di sviluppo economico e sociale per la città
Nella prospettiva di un rilancio reale dell'economia della città di Taranto, pare interessante analizzare il caso di Amburgo e del suo porto. Una realtà che presenta analogie di partenza con la nostra situazione, e che tuttavia se ne differenzia per il modello di sviluppo messo in atto; modello che, a tutt'oggi, a Taranto manca.
3 maggio 2007 - Stefano De Pace
Resta intenso il dibattito sull’impatto ambientale delle industrie, intervengono Tarantoviva e Peacelink
“emerge la necessità di attivare processi finalizzati a uno sviluppo eco-compatibile che possa conciliare la salvaguardia degli aspetti lavorativo e ambientale, e non basandosi su vecchie logiche alternative che se privilegiavano l’uno sacrificano l’altro".
8 aprile 2007 - Stefano De Pace & Alessandro Marescotti
Il Centro Sinistra dell'Italia centrale e quello pugliese: quali differenze?
Rispetto alle regioni dell’Italia centrale, roccaforti della sinistra italiana dal dopoguerra, caratterizzate da un’economia fondata sulle piccole imprese, nelle regioni del sud il rosso ha delle caratteristiche diverse… E’ un affanno industrializzato a pesare sulle scelte economiche e sociali dei governi regionali.
Il presidente della Provincia Gianni Florido dichiara: "L’inceneritore servirà a garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti in terra ionica, consideriamo dunque il suo utilizzo un aspetto di primaria importanza”.
1 aprile 2007 - Stefano De Pace
Riflessioni sulle ipotesi di realizzazione di un rigassificatore a Taranto
Le destre a Taranto hanno creato un processo in qualche modo pre-orientato di distribuzione indiscriminata di ricchezza, c'è stato insomma un saccheggio vero e proprio ai danni della cittadinanza, dell’elettorato su quale forse anche coloro che lo hanno voluto e realizzato non hanno riflettuto a sufficienza
Maurizi è la premiata giornalista investigativa che, oltre a lavorare per diverse testate nazionali, è stata il punto di riferimento di WikiLeaks in Italia sin dal suo esordio.
Lo stipendio mensile lordo annuo di un insegnante è di 30 mila euro/anno. Ben al di sotto del costo di un'ora di volo di un F-35 che sfiora i 42 mila dollari. E così per far volare gli F-35 nell'Indopacifico, non lontano dalle coste della Cina, il governo taglia gli insegnanti.
Situata nei pressi della città di Costanza, sul Mar Nero si trova in una posizione strategica, a pochi chilometri dalla Crimea, area di tensione tra l'Ucraina e la Russia. Il candidato Georgescu, forte della maggioranza dei voti, ha affermato che potrebbe essere utilizzata per attaccare la Russia
Se i debiti di ADI a dicembre 2022 erano pari a 4,7 miliardi di euro, a quanto saranno arrivati in due anni? Domani, 24/1/25, il ministro Urso risponderà all'interpellanza. Oggi il governo Meloni ha svuotato definitivamente il fondo per le bonifiche per garantire la continuità produttiva.
Sospetti sul Conadi (Corporación Naciona de Desarrollo Indígena), distintosi per la sua posizione ambigua, e su un imprenditore forestale dedito al taglio e al commercio illegale di legname.
Sociale.network