Con le gestione ArcelorMittal c’è meno inquinamento a Taranto rispetto al periodo dei Commissari ILVA? Quelli che pubblichiamo sono i dati Arpa-Ispra della cokeria per il periodo che va dal giorno 1 novembre 2018 al 31 marzo 2019.
10 aprile 2019 - Associazione PeaceLink
Nuovi dati di marzo 2019 dopo i dati di marzo della cokeria
Questo secondo report di oggi riguarda l'inquinamento fuori dell'ILVA, reistrato nel marzo 2019 dalla centralina Arpa di via Machiavelli. Anche in questo caso emerge un incremento di sei parametri su sette effettuando un confronto con i dati del marzo 2018.
Le analisi del 2018 dei metalli pesanti, delle diossine e del PCB dimostrano che le maggiori concentrazioni si verificano quando il vento proviene dall'area ILVA. Sotto la lente di ingrandimento i wind days. Alcuni inquinanti provengono anche dalle emissioni del porto.
ArcelorMittal gestisce dallo scorso novembre lo stabilimento ILVA di Taranto. Uno degli impianti più inquinanti è la cokeria. PeaceLink sta effettuando un costante monitoraggio delle emissioni diffuse e fuggitive elaborando i dati Arpa-Ispra
La denuncia è stata presentata “dopo aver constatato la presenza di dispersione di amianto in una zona in cui operavano diversi lavoratori nello stabilimento di Taranto di ArcelorMittal”. Nel capannone - dice l’Usb - c'erano lavoratori delle ditte in appalto che hanno operato ignari dell'accaduto.
3 aprile 2019 - AGI
Per le 13 di oggi è convocato sulla questione ambientale il Consiglio comunale a Taranto
A poche ore di distanza da quanto detto dal premier Giuseppe Conte ieri a Lecce a proposito dell’ex Ilva di Taranto, l’associazione ambientalista Peacelink rilancia l’allarme sull’inquinamento
25 marzo 2019 - AGI
Protesta contro ArcelorMittal davanti al Municipio
I fumi dello stabilimento ILVA (gestito da ArcelorMittal) non si sono fermati, anzi le emissioni cancerogene della cokeria sono aumentate. Lo attestano i dati Arpa del primo bimestre 2019
8 marzo 2019 - PeaceLink
Vincenzo Fornaro: "Voglio sapere la verità, farò accesso agli atti"
Trapela in queste ore da un servizio televisivo una notizia inquietante: sarebbero tornate a salire le deposizioni di diossina lì dove nel 2008 furono abbattute le pecore. Si attendono i dati Arpa. Intanto PeaceLink lancia un nuovo report per l'aumento degli IPA cancerogeni a Taranto
28 febbraio 2019 - Redazione PeaceLink
Le dichiarazioni di oggi a Roma in risposta alle associazioni
Parole inequivocabili di Geert Van Poelvoorde (vice presidente di Arcelor Mittal): "Pensate che io sia in grado di convincere il nostro management e i nostri ricercatori a venire qui e a dare una mano all’Ilva quando qualcuno dal primo giorno gli dice “attenti perché appena arrivati in Italia vi mettiamo in galera?""
Una delle famiglie più ricche d’Europa sta fronteggiando una potenziale catastrofe dopo essere stata accusata di immettere nell'aria delle tossine che provocano il cancro ed avere visto confiscati quasi 2 miliardi di dollari in beni da parte di un giudice italiano
26 gennaio 2013 - Kambiz Foroohar e Chiara Remondini
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
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