Nell'ottavo anniversario della sua 'siembra'. Non dimenticare Berta significa non dimenticare che, ogni anno, nel mondo, vengono assassinati centinaia di difensori della terra, dei territori e dei beni comuni.
39 mesi dopo il suo omicidio non c’è ancora una sentenza scritta e gli autori intellettuali sono a piede libero. Intanto l’Honduras si rimilitarizza e gli USA riempiono di truppe la regione
12 giugno 2019 - Giorgio Trucchi
Un libro sul COPINH, su Berta Cáceres e sull’esigenza di giustizia
Leader delle lotte indigene per la salvaguardia ambientale in Honduras, ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015. Ha fondato il Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH). Dopo anni di minacce, è stata assassinata il 2 marzo 2016.
Comunicato Urgente in occasione delle proteste nazionali delle organizzazni popolaro honduregne contro la ratifica del Trattato di Libero Commercio da parte del Congresso Nazionale
Nei giorni in cui si compiono i 512 anni di invasione dell'America Latina, il COPINH condanna le politiche di sfruttamento e morte che hanno distrutto quelle terre e si fa solidale con la difficile situazione del popolo colombiano
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
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