Razzismo e xenofobia minacciano di diffondersi nei cuori e nelle menti di molte persone assieme ad un egoismo sociale e politico che contrasta con i principi di solidarietà su cui si basa la nostra Costituzione. Avremmo bisogno ancora oggi di un visionario che dica a tutti: "I have a dream".
1 aprile 2018 - Laura Tussi e Alessandro Marescotti
Mentre il nostro motoscafo si avvicinava ho provato a contare occhi e mani, a farmi un’idea del loro numero
Ho afferrato quel piccolo fardello di ossa e stracci. L’ho stretto al mio petto, premendo le mie labbra su quella spugna di capelli salmastri. E mi sono riempito di quell’odore.
Abbiamo la certezza che siamo una sola umanità, fatta di tanti volti, storie, tradizioni, differenze relative, ma pur sempre la stessa umanità sulla terra che ci ospita.
E’ ancora possibile fare politica insieme agli impoveriti e agli ultimi, ai piccoli e ai deboli, senza rimanere ingabbiati nei soliti rituali e nelle meschine dinamiche dei palazzi? Fare politica non per il potere ma solo per le vittime e gli sfruttati?
Il 20 maggio a Milano è confluito un mare di colori, di volti e di culture diverse. Perché il mondo che vogliamo è variegato e accogliente.
Primo passo: superare la legge Bossi-Fini.
Le guerre, le armi, l’abuso di potere, l’inquinamento senza freni: oggi, tutto è all’insegna del dominio del dio denaro. Proviamo a rileggere la storia della nostra umanità in chiave di liberazione.
Ritornano i nazionalismi, c’è chi istiga a vedere come minaccia i poveri del mondo. Dobbiamo indignarci e stare all’erta perché la follia dell’uomo non osi più e perché mai più si verifichi l’abominio. Mai più l’uomo brutalizzi l’uomo
Il sogno di questo giovane ragazzo del Gambia è di fare il calciatore. O, se possibile, di studiare informatica. Invece è finito nel ghetto Ghana, in Puglia.
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
Fotografi colpiti volontariamente dal lancio di lacrimogeni della polizia durante i cortei di protesta, aggressioni ai giornalisti e minacce sui canali social
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