Il problema della pace – come quelli della giustizia, della verità, della libertà, dell’ambiente - non è primariamente politico, ma culturale e etico. E’problema di ideali utopici e di programmi concreti, di volontà e di testimonianze di vita.
I politiconzi si stanno rifiutando di sciogliere il comune di Barcellona Pozzo di Gotto, per condizionamenti mafiosi.
I martiri della mafia ringraziano questi tenaci signorotti.
Segue il comunicato stampa dell'associazione "Rita Atria", che sta tentando in tutti i modi di risvegliare le coscienze di qualche politico, il senso di responsabilità che dovrebbe avere il nostro ministro della giustizia (il minuscolo è voluto), nella speranza di risvegliare anche chi di dovere al ministero dell'interno.
A Verona sta nascendo un laboratorio inedito per raccordare politica, religione, cultura e la cittadinanza a rimuovere gli ostacoli alla pace e alla convivenza.
Un itinerario di pace. Volti, nomi, racconti. Testimoni e sognatori.
Tutto in un solo libro. Per chi sa danzare.
Sergio Paronetto
Se il destino vorrà sarò presidente
La mia forza sono le energie maya. Ci sono bianchi che
conoscono benissimo le energie maya e maya che non sanno nulla di quelle
energie.
La libertà di parola s’è addormentata.
Non solo nella chiesa. Anche nella politica.
Quanto resta della laicità?
E quali spazi la politica riserva alla profezia?
Ripartire da una costituzione non religiosa, senza usare la fede per coprire scelte politiche. Come può nascere un nuovo Iraq da un patto tra le fedi.
A colloquio con Luis Sako, vescovo di Kirkur.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
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